Modelli di atti amministrativi

Sono molte ormai le riflessioni, in Italia e in ambito UE, che mirano a uniformare la redazione degli atti amministrativi e delle scritture istituzionali in genere, con portali di supporto per i redattori di atti delle pubbliche amministrazioni, guide, suggerimenti, o addirittura regolamenti veri e propri; anche perché raggiungere uno standard uniforme linguistico-documentario è un elemento che avvantaggia enormemente l’utilizzo delle tecnologie digitali. Rendere più omogeneo l’aspetto dei documenti dell’Ateneo è importante, soprattutto perché l’atto amministrativo è anche un atto comunicativo con cui la pubblica amministrazione si presenta all’esterno e si rende riconoscibile. L’omogeneità dei documenti provenienti dallo stesso emittente garantisce l’immagine e la riconoscibilità dell’istituzione.

La Guida alla redazione degli atti amministrativi, alla quale (pur con qualche adattamento) ci siamo ispirati per la redazione dei modelli da seguire per i documenti dell’Ateneo è stata elaborata da un gruppo di lavoro promosso dall’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del Cnr (Ittig) e dall’Accademia della Crusca. Si raccomanda di attenersi ai modelli indicati proprio per rendere più uniformi le tipologie di documento e facilitarne così la lettura e il controllo.

 

A fondo pagina è possibile trovare suggerimenti e manuali utili per la stesura dell'atto amministrativo e per la citazione degli atti normativi e amministrativi.

I modelli da utilizzare nell'ambito del processo di dematerializzazione, insieme alle indicazioni d'uso, sono disponibili alla pagina:

Adempimenti> Gestione documentale > Dematerializzazione

 

Avvertenze
  • I modelli utilizzano un carattere Calibri. È consigliabile non variare il font; in caso di necessità particolari e motivabili ci si può orientare sui caratteri indicati nelle Linee guida per l'uso del logo (Optima, Gill, Times New Roman, Garamond).
  • Come previsto dal CAD (Codice dell'amministrazione digitale), i consueti modelli in formato .doc sono affiancati da equivalenti in formato aperto (.odt).
  • I caratteri consigliati per chi utilizza comunemente software libero sono Ubuntu o Open sans al posto di Calibri, Optima, Gill (caratteri senza grazie); Liberation Serif o Free Serif al posto di Times New Roman e Garamond (caratteri con grazie).
  • Si suggerisce di mantenere i margini intorno ai 2 cm.