Nuovo ordinamento professionale delle università

Dal 1° maggio 2024 entra in vigore il nuovo ordinamento professionale delle università, che segue la firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del Comparto Istruzione e Ricerca dello scorso 19 gennaio, valido per il triennio 2019-2021 (il Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale, n. 32 dell’8 febbraio 2024)

 

Il nuovo sistema di classificazione del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, previsto negli articoli 84 e 85, nonché negli allegati “E” ed “F” del CCNL stesso, ha l’obiettivo di bilanciare la gestione e valorizzazione delle competenze dei/delle dipendenti con la primaria esigenza delle amministrazioni in termini di perseguimento degli obiettivi di innovazione e di dinamica evolutiva dell’organizzazione del lavoro.

È articolato in quattro Aree professionali: Area Operatori, Area Collaboratori, Area Funzionari e Area Elevate Professionalità, che corrispondono a differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali, e che sostituiscono le precedenti categorie B, C, D ed EP.

 

 

Ogni Area descrive l’insieme dei requisiti indispensabili per l’inquadramento al suo interno. Si caratterizza per:

  • livello omogeneo di competenze, conoscenze e capacità
  • equivalenza e fungibilità delle mansioni
  • esigibilità delle mansioni in relazione alle esigenze dell’organizzazione del lavoro
Settori professionali

Ciascuna delle Aree è articolata in Settori professionali, cioè ambiti professionali omogenei caratterizzati da competenze similari o da una base professionale e di conoscenze in comune che definiscono il particolare ambito dell’attività lavorativa.

I Settori professionali, che in parte riprendono le precedenti aree (amministrativa, tecnica tecnico scientifica ed elaborazione dati, biblioteche…) con alcune novità, sono:

 

  • AREA DEGLI OPERATORI:

Settore amministrativo
Settore dei servizi generali e tecnici
Settore socio-sanitario

 

  • AREA DEI COLLABORATORI:

Settore amministrativo
Settore tecnico, scientifico, tecnologico, informatico e dei servizi generali
Settore delle biblioteche
Settore della comunicazione e informazione
Settore socio-sanitario

 

  • AREA DEI FUNZIONARI:

Settore amministrativo - gestionale
Settore amministrativo dipartimentale
Settore tecnico - informatico
Settore scientifico - tecnologico
Settore delle biblioteche
Settore della comunicazione e informazione
Settore socio-sanitario

 

  • AREA DELLE ELEVATE PROFESSIONALITÀ:

Settore amministrativo - gestionale
Settore amministrativo dipartimentale
Settore tecnico - informatico
Settore scientifico – tecnologico
Settore delle biblioteche
Settore della comunicazione e informazione
Settore medico - odontoiatrico e socio-sanitario

nuovo sistema di classificazione

In applicazione del nuovo CCNL tutto il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario in servizio al 1° maggio, compreso il personale convenzionato con il SSN, è stato inquadrato nel nuovo sistema di classificazione, con specifica Disposizione della Direttrice generale e con effetto automatico dalla stessa data.

Tutto il personale è stato inquadrato nella rispettiva Area e nei nuovi Settori professionali secondo criteri definiti dall’Amministrazione e condivisi con i Dirigenti di Ateneo e con le rappresentanze sindacali di Ateneo.

 

 

Alla medesima pagina è pubblicata la circolare esplicativa, la DDG di nuovo inquadramento ed i criteri di riclassificazione del personale utilizzati.

Altra importante novità del nuovo CCNL è rappresentata dall’introduzione di un unico stipendio tabellare per ogni Area professionale: vengono conseguentemente meno le attuali posizioni economiche previste all’interno delle categorie.

 

Il livello retributivo in godimento alla data dell’entrata in vigore del nuovo CCNL è naturalmente conservato ed è inglobato nella retribuzione individuale come “differenziale stipendiale inziale” con il nuovo stipendio tabellare.

 

Al fine di remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dal personale nello svolgimento delle funzioni proprie dell’Area e del settore professionale di appartenenza, è possibile attribuire, nel corso della vita lavorativa, uno o più “differenziali stipendiali” (massimo cinque) di pari importo, da intendersi come incrementi stabili dello stipendio.

 

È stato inoltre previsto un incremento dell’indennità di Ateneo, a valere dall’anno 2022.