
Pubblicato su Climatic Change studio di docenti dell'Università di Siena dedicato al futuro degli ungulati di montagna di fronte al cambiamento climatico
Lo studio “Climatic changes and the fate of mountain herbivores” è stato condotto da Sandro Lovari, Sara Franceschi, Lorenzo Fattorini, Niccolò Fattorini e Francesco Ferretti dell’Università di Siena e da Gianpasquale Chiatante dell’Università di Pavia
Pubblicato su Climatic Change, lo studio “Climatic changes and the fate of mountain herbivores”, a cui hanno lavorato Sandro Lovari, Sara Franceschi, Lorenzo Fattorini, Niccolò Fattorini e Francesco Ferretti dell’Università di Siena e da Gianpasquale Chiatante dell’università di Pavia, che analizza il futuro del camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) in Abruzzo, Lazio e Molise nei prossimi decenni.
Tramite il sistema “comunità trifoglio-camoscio appenninico Rupicapra pyrenaica ornata“, il gruppo di ricerca ha analizzato cosa potrebbe accadere agli ungulati di montagna in relazione ai cambiamenti climatici e all’alterazione del modello di distribuzione e della qualità della vegetazione di alta quota.
Il riscaldamento globale potrebbe quasi estinguere il camoscio appenninico entro il 2070