Unisi partecipa alla Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia

Sabato, 17 Maggio, 2025 (All day)
Unisi partecipa alla Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia
Il 16 maggio saranno distribuiti degli adesivi con i colori emblematici del mondo queer
Unisi partecipa alla Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia

Venerdì 16 maggio student3 e personale universitario, docente e non docente, distribuiranno adesivi con i colori emblematici del mondo queer nell’ambito della Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia che si celebrerà sabato 17.

 

L’iniziativa è promossa dall’Osservatorio sull'orientamento sessuale e l'identità di genere dell’Ateneo, che invita ad indossare gli adesivi allo scopo di marcare, simbolicamente, l’adesione individuale agli obiettivi di liberazione e di libertà  alla base della Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia.

L'Osservatorio,  istituito entro il quadro delle politiche di Inclusione dell'Ateneo, si farà portatore, in dialogo con le componenti studentesche, di ulteriori iniziative di approfondimento e di analisi delle tematiche connesse alla queerness e alla transgenerità intese come "pratiche di resistenza" e di agenti di cambiamento e giustizia sociale.

 

In particolare, l’Osservatorio sull'orientamento sessuale e l'identità di genere dell'Università di Siena si occupa di sviluppare strumenti adeguati al benessere della comunità queer e trans* negli spazi universitari, monitorando la situazione di benessere anche attraverso indagini qualitative.
L'Osservatorio vuole essere un mezzo a disposizione della comunità universitaria e in particolare dellə studentə.

 

Per contatti e proposte occorre scrivere a:

 

 

Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia - 17 maggio

La Giornata contro l’omolesbobitransfobia non è solo una ricorrenza, ma un momento in cui riflettere sulle discriminazioni e sulle loro matrici, al fine di rinnovare gli obiettivi e le pratiche intersezionali necessarie al contrasto delle violenze agite sulla base dell'orientamento sessuale, dell'identità di genere e delle caratteristiche sessuali.

 

Le Università, in quanto luoghi del sapere e dell’educazione, dovrebbero essere spazi anti-oppressivi, in cui la battaglia contro le violenze sulle persone queer e trans* dovrebbe essere consapevole e condivisa da tutta la comunità universitaria. Questo non significa limitarsi ad “includere” o ad “accettare”, bensì impegnarsi ad essere degli amplificatori delle rivendicazioni della comunità queer e trans*, senza incorrere nel rischio di invisibilizzare o infantilizzare le soggettività che, dal margine, hanno sviluppato pratiche di resistenza e teorie oggi fondamentali per gli studi di genere, il pensiero decoloniale, le scienze umane e sociali.

 

In una società in cui non possiamo parlare di pace senza parlare di giustizia sociale, è importante usare gli strumenti educativi al fine di sviluppare una coscienza critica che ci permetta di leggere tra le righe del presente: un presente in cui la queerness e la transgenerità non sono una devianza da uno standard, ma una delle tante possibilità dell’esistenza e della propria identità.