
Seminario di studio "Immigrazione, agricoltura, nuove forme di caporalato in Toscana"
5 novembre, ore 9.30, Aula magna del Complesso didattico Mattioli, via Mattioli, 10 – Siena
Prevista la diretta streaming sul canale you tube del Presidio Mattioli
Il 5 novembre, a partire dalle ore 9.30, in Aula magna del Complesso didattico Mattioli, si terrà il seminario di studio "Immigrazione, agricoltura, nuove forme di caporalato in Toscana", in occasione della presentazione del libro curato dal professor Fabio Berti “Sfruttati” (Egea, 2024) e realizzato in collaborazione con Chiara Davoli, Riccardo Franchini, Caterina F. Guidi e Andrea Valzania.
Il volume curato dal prof. Berti, ordinario di Sociologia al dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive all’Università di Siena, analizza i risultati di un’importante ricerca realizzata in Toscana all’interno di un progetto Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione) con l’obiettivo di far emergere le specificità dello sfruttamento del lavoro immigrato e offrire indicazioni per rafforzare le politiche e le strategie di contrasto.
Lo sfruttamento del lavoro immigrato in agricoltura è divenuto infatti un fenomeno strutturale da cui ancora troppe imprese traggono profitti e vantaggi indebiti grazie a forme di concorrenza sleale. Da alcuni anni si è diffuso anche in Toscana attraverso una molteplicità di forme meno visibili, spesso micro-territoriali e talvolta istituzionalizzate che compromettono la dignità dei lavoratori e mettoni in discussione la credibilità di una parte del settore agricolo.
- Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino
- Dott.ssa Matilde Pirrera, Prefetto di Siena
- Fabio Berti - Università di Siena, curatore del volume
- Marco Omizzolo - Università di Roma La Sapienza
- Emilio Santoro - Università di Firenze
- Claudia Fedi - Coldiretti Toscana
- Maurizio Brotini - Ires Cgil Toscana
- Giuseppe Bonamassa - Ispettorato Territoriale del lavoro
- Andrea Valzania - Università di Siena
Il seminario è promosso dal dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena e dal Laboratorio sulle disuguaglianze.