Santa Messa in memoria del professor Andrea De Luca

Santa Messa in memoria del prof. Andrea De Luca

Giovedì 14 febbraio, alle ore 16, presso la Chiesa universitaria di San Vigilio si terrà la Santa Messa in memoria del professor Andrea De Luca.

"Ci lascia un grande professionista e un brillante ricercatore", hanno detto il rettore Frati e il direttore dell'Azienda ospedaliero universitaria Giovannini
Prof. Andrea De Luca
Profondo dolore per la morte del professor Andrea De Luca
 
"Ci lascia un grande professionista e un brillante ricercatore", hanno detto il rettore Frati e il direttore dell'Azienda ospedaliero universitaria Giovannini
 
 
L’Università di Siena e l’Azienda ospedaliero universitaria senese partecipano al dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del Professor Andrea De Luca.
 
De Luca, nato a Chieti nel 1964, infettivologo, era professore ordinario presso il dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e responsabile dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive universitarie presso il policlinico senese.
 
“Ricevo con sconcerto e profondo dolore questa notizia” ha detto il rettore dell’Ateneo Francesco Frati. “De Luca era un ricercatore brillante, un medico attento ma anche un grande divulgatore, sempre in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e in particolare nella sensibilizzazione degli studenti e dei giovani sul tema dell’Aids. Tra le tante attività di prevenzione e informazione, recentemente aveva promosso uno screening gratuito di controllo dell’Hiv al Santa Chiara Lab. Inoltre, in questi giorni è partito un importante progetto internazionale di ricerca sull’Hiv, la tubercolosi e l’epatite C al quale De Luca stava lavorando. Ci lascia - ha aggiunto il rettore - uno scienziato e un uomo di grande qualità”.
 
"Siamo sconvolti per la terribile notizia” - ha detto il dottor Valtere Giovannini, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
“Il professor De Luca era un professionista eccellente, sempre disponibile. Da sempre impegnato nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura per la lotta all'Aids; grazie a lui abbiamo raggiunto grandi risultati anche per le nuove terapie per eradicare l'epatite C. È stato un grande infettivologo, un punto di riferimento per tutti i colleghi, e la sua competenza, oltre che la sua umanità, ci mancheranno tantissimo.  Ci uniamo al dolore della sua famiglia con un grande abbraccio e profondo cordoglio da parte di tutto l'ospedale".