Un cambio di passo per Università e Ricerca

Giovedì, 20 Maggio, 2021 - 16:45
Confronto su investimenti, riforme e strumenti per il futuro
Assemblea della Crui

Un cambio di passo per Università e Ricerca

L’Assemblea della Crui, con il ministro Maria Cristina Messa, è stata la prima occasione di confronto su investimenti, riforme e strumenti per il futuro

All’incontro ha partecipato il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati

 

Il 20 maggio, nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, si è tenuta l’Assemblea della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) alla quale hanno preso parte il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e la Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca allo scopo di condividere, come unico sistema, le politiche e le attività che vedranno protagonisti il mondo della ricerca e della formazione terziaria nei prossimi anni per il rilancio della crescita e della competizione del Paese.

 

«Confrontarsi, come fatto oggi, condividere e discutere, in modo franco e costruttivo, è il primo passaggio da fare per invertire davvero la rotta» ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. «Stiamo lavorando per fare in modo che investimenti e riforme previsti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possano accompagnare la produttività e l’attrattività del nostro Paese ben oltre il 2026: l’obiettivo di lungo termine è fare in modo che i miliardi all’anno aggiunti dal Recovery ai Fondi nazionali e alle altre risorse europee, insieme alle imprescindibili riforme, riescano a incentivare un virtuoso sistema tra pubblico e privato in grado di far crescere e consolidare nel tempo gli investimenti strutturali per università e ricerca. Stiamo lavorando per fare in modo che l’accesso all’università sia il più possibile aperto e sempre più “universale”, consentendo a tutti coloro che lo meritano, anche se privi di possibilità economiche, di poter intraprendere il percorso universitario desiderato. Per le borse di studio, tra risorse nazionali, investimenti del PNRR e del REACT EU per il 2022-2024 avremo oltre 1,5 miliardi di euro, per la no tax area, una misura che non è stato possibile fare rientrare tra le voci del Recovery, avremo gli strumenti nazionali, mentre per l’edilizia universitaria all’ordinario Fondo Edilizia e Infrastrutture di Ricerca aggiungiamo i 960 milioni del PNRR».