L'Ateneo coordinerà progetto culturale finanziato su fondi europei

Giovedì, 4 Settembre, 2014 - 11:45
Per l'Ateneo si tratta di un importante risultato in chiave di internazionalizzazione della ricerca scientifica e culturale
Playing Identities

 

L'Università di Siena coordinerà il progetto "Playing Identities, Performing Heritage – Theatre, Creolisation, Creation and the Commons", vincitore del programma Creative Europe

Il progetto è stato promosso dal dipartimento di Scienze storiche e beni culturali, in collaborazione con il dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive. Per l'Ateneo si tratta di un importante risultato in chiave di internazionalizzazione della ricerca scientifica e culturale.

 

L'Università di Siena coordinerà il progetto Playing Identities, Performing Heritage – Theatre, Creolisation, Creation and the Commons, risultato tra i vincitori della prima chiamata del nuovo programma Creative Europe.

Il progetto, promosso dal dipartimento di Scienze storiche e beni culturali, in collaborazione con il dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive, sotto la responsabilità scientifica dei docenti Marzia Pieri, Laura Caretti,Tarciso Lancioni e del gruppo di crowdsourcing PanSpeech, rappresenta per l'Ateneo un importante risultato in chiave di internazionalizzazione della ricerca scientifica e culturale, in particolar modo nell’ambito delle scienze sociali e umanistiche.

Il progetto prevede la partecipazione di cinque istituzioni partner: l’Accademia di Musica e Teatro di Vilnius, l’Università Babes Bolyai di Cluj-Napoca, l’Istituto del Teatro di Barcellona, la Central School of Speech and Drama di Londra e la University of Kent at Canterbury.

Il gruppo di lavoro, composto da un gruppo di ricercatori e operatori dell'Università di Siena, è attualmente impegnato nell’elaborazione di nuove progettazioni, tra cui quella relativa alla chiamata del nuovo programma quadro della ricerca, Horizon 2020, relativa al settore ICT per la creazione di CAPS (Collective Awareness Platforms for Sustainability and Social Innovation).

 

L'approccio innovativo al Patrimonio culturale dei contenuti del progetto Playing Identities ha convinto Italia 2019, l'associazione delle città candidate al titolo di Capitale Europea della Cultura, ad adottare la nozione di Performing Heritage per un progetto condiviso con le altre città finaliste Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna, con Siena2019 coordinatrice e rappresentata nei contenuti dal progetto Playing Identities. Il Performing Heritage diventa quindi una nozione chiave per l'azione culturale sul Patrimonio italiano per il prossimo quadriennio 2015-2019.

Il gruppo dei ricercatori
img

 

Co-Ideatore di questo articolato percorso e coordinatore del nuovo progetto “Playing Identities, Performing Heritage” è Gianni Berardino, esperto di progetti europei nel campo delle scienze sociali e umane e ispiratore di diversi progetti finanziati in questi anni dai diversi programmi culturali europei. Berardino, operatore culturale della città durante la direzione del Festival Voci di Fonte, ha attualmente una borsa di ricerca regionale presso l’Università di Firenze e collabora con l’Ufficio Ricerca della nostra Università per promuovere altri percorsi di progettazione scientifica e culturale nel nostro Ateneo.

A Gianni Berardino si affianca un gruppo di ricercatori e operatori dell'Ateneo: Stefano Jacoviello, Giancarlo Pichillo, Angelo Romagnoli, Tommaso Sbriccoli, Massimiliano Coviello, Alberto Balistreri, Michele Campanini.

Il gruppo di lavoro è attualmente impegnato nell’elaborazione di nuove progettazioni, tra cui quella relativa alla chiamata del nuovo programma quadro della ricerca, Horizon 2020, relativa al settore ICT per la creazione di CAPS (Collective Awareness Platforms for Sustainability and Social Innovation), da applicare a temi di cogente attualità nel contesto globale di ridefinizione delle pratiche di democrazia e cittadinanza attiva.