Una sedia per Patrick Zaky

Martedì, 3 Novembre, 2020 - 08:15
Una sedia per Patrick Zaky
lo studente dell’Università di Bologna incarcerato in Egitto per il suo impegno a favore della libertà di espressione e contro le discriminazioni
Una sedia per Patrick Zaky
Una sedia per Patrick Zaky
 
Arriva all’Università di Siena, su impulso di Sienambiente, l’iniziativa promossa dal disegnatore e graphic journalist Gianluca Costantini 
 
 
Anche anche all’Università di Siena le sagome di cartone con il disegno di Patrick Zaky, studente egiziano che da alcuni anni vive a Bologna dove ha frequentato un master internazionale in Studi di Genere, prenderanno il posto delle tante sedie delle aule rimaste vuote per il distanziamento da Covid.
 
L’iniziativa “Una sedia per Patrick Zaky” ideata e promossa dal disegnatore e graphic journalist Gianluca Costantini in solidarietà con lo studente dell’Università di Bologna incarcerato in Egitto per il suo impegno a favore della libertà di espressione e contro le discriminazioni, su impulso di Sienambiente, ha già ottenuto l’adesione da parte del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, dell’Università per Stranieri e della Fondazione Musei Senesi. uRadio, la radio degli studenti dell’Università di Siena, organizzerà una trasmissione e delle interviste sul caso di Zaky con aggiornamenti sulla sua detenzione.
 
Zaky, da otto mesi si trova in carcere in Egitto, dove si trovava a febbraio per stare qualche giorno insieme ai suoi familiari, è stato arrestato con l'accusa di propaganda contro lo Stato.
I valori di uguaglianza, libertà di espressione e di difesa dei diritti umani professati da Zaky sono parte integrante dell’Agenda 2030 dell’Onu e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile poiché la sostenibilità non è solo economica ma deve essere anche sociale. 
Temi sui quali, nonostante il difficile momento economico e sociale che si è creato a causa della pandemia, va tenuta alta l’attenzione nella prospettiva di un nuovo modello di sviluppo per la costruzione di una società giusta, equa e solidale. Togliere il diritto di parola ad un individuo equivale a togliere il diritto di parola a chiunque.
 
A partire da oggi e nei prossimi giorni, le sagome verranno dislocate anche a Siena in luoghi istituzionali, sedi di associazioni e spazi museali a sostegno della campagna di liberazione dello studente egiziano, da otto mesi in carcere in Egitto anche se le accuse contro di lui non sono mai state discusse e pochi giorni fa è stato respinto un ricorso presentato contro il più recente prolungamento della custodia cautelare.