
Rassegna espositiva "Il Palio di Guido Colucci, 1921 - 2021. Cent'anni dopo"
16 – 28 agosto 2021
Fondazione MPS, palazzo Sansedoni, Banchi di Sotto 34 – Siena
Si tiene dal 16 al 28 agosto la rassegna espositiva curata da Alessandro Leoncini, responsabile dell’Archivio storico di Ateneo, dal titolo "Il Palio di Guido Colucci. 1921 - 2021. Cent'anni dopo".
Palazzo Sansedoni torna ad ospitare una rassegna espositiva “Il Palio di Guido Colucci, 1921-2021, Cent’anni dopo” sulle acqueforti senesi del Maestro Guido Colucci in occasione dei cento anni della pubblicazione dell’album Alinari.
Dal 16 al 27 agosto 2021, all’interno del percorso museale della sede della Fondazione Mps, sarà esposta una selezione di opere grafiche dell’artista, specialista nella produzione di stampe, ma anche designer e pittore.
La mostra è curata da Alessandro Leoncini, in collaborazione con lo Studio Art Centers International Florence (SACI), la Libreria Itinera di Siena, in qualità di prestatori delle opere, e Vernice Progetti Culturali, società strumentale della Fondazione Mps, che ne ha curato l’organizzazione.
Modalità di ingresso
La mostra, ad ingresso libero con accesso da Banchi di Sotto 34, resterà aperta da lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.
Secondo le attuali normative, l’accesso sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di certificazione verde COVID-19 Green Pass (fatta eccezione per coloro esenti in virtù di apposita certificazione medica e per i soggetti esclusi dalla campagna vaccinale in relazione all’età) o presentazione del referto di tampone molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
La rassegna si è avvalsa della collaborazione di un progetto di alternanza scuola lavoro con l’Istituto Tecnico Sallustio Bandini, sezione grafica e comunicazione.
Guido Colucci (Napoli, 1877 - Roma, 1849), artista eclettico che oltre all'incisione e la pittura praticò con successo anche la fotografia e la ceramica, nei primi decenni del Novecento frequentò più volte Siena, lasciando di questi soggiorni varie incisioni all'acquaforte avendo l'accortezza di non soffermarsi solo sui principali monumenti ma dedicando attenzione a vicoli e scorci inusuali.
Nel 1920 espose a Firenze sette acqueforti in bianco-nero sul Palio e altre con "stradine di Siena".