
Grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze del progetto CIVITAS³ inclusione, prevenzione e sostegno per i soggetti svantaggiati con disagio socio-economico, ACB Social Inclusion ha pubblicato il suo primo report annuale dedicato allo Sportello di ascolto territoriale. Il report verrà presentato in occasione dell’incontro “I servizi di ascolto per le persone con plurifragilità” che si terrà il 18 novembre 2025 alle ore 16.15 alle Logge del Grano ad Arezzo, in collaborazione con la dottoressa Rosalba Nodari, ricercatrice del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università di Siena.
Nata nel 2006 come Associazione culturale del Bangladesh, ACB ha progressivamente ampliato la propria missione: da punto di riferimento per la comunità bengalese a realtà impegnata nell’inclusione sociale di tutte le persone in difficoltà. Oggi ACB Social Inclusion, grazie a un team di personale qualificato, affianca allo sportello di ascolto servizi di mediazione linguistico-culturale nelle scuole, percorsi formativi per adulti e attività educative per bambini. L’obiettivo è rafforzare la conoscenza della lingua italiana e il senso di appartenenza alla comunità, contribuendo alla costruzione di una società equa, solidale e coesa, capace di valorizzare la pluralità e le molte forme della diversità.
Paola Miraglia, direttrice di ACB Social Inclusion e curatrice del report, sottolinea come nel 2024 lo sportello di ascolto abbia registrato 2372 accessi e 1083 utenti, in costante crescita rispetto agli anni precedenti. «La maggior parte delle richieste riguarda pratiche burocratiche – spiega – ma spesso dietro queste si celano fragilità più profonde, legate alla salute, alla condizione economica o abitativa. In questi casi più complessi è fondamentale il lavoro della nostra équipe multidisciplinare, composta da figure quali la coordinatrice, l’educatrice professionale, l’operatore sociale, l’avvocato, la psicologa, i mediatori linguistico-culturali che, a loro volta, collaborano con vari enti, del pubblico e del privato, e in primis con i servizi sociali del Comune di Arezzo e dell’AUSL Toscana Sud Est».
Irene Bizzarri, responsabile dello sportello di ascolto, lo descrive come «un luogo che accoglie, ascolta, accompagna e orienta chi ne ha più bisogno. Negli ultimi mesi sono aumentate le richieste di supporto nella gestione di patologie e nei contatti con il personale sanitario. La nostra sfida quotidiana è restare un punto di riferimento per le persone fragili, promuovendo sempre l’autonomia e non l’assistenzialismo».
Rosalba Nodari, docente dell’Università di Siena, sottolinea il valore della collaborazione con ACB Social Inclusion: «Per il nostro Ateneo è un grande valore aggiunto poter raccontare e condividere esperienze come questa. La collaborazione con ACB dimostra quanto sia impossibile separare i servizi educativi dai servizi alla persona. Il supporto offerto non è solo linguistico, ma anche profondamente umano: dietro ogni azione di mediazione ci sono incontri tra mondi, relazioni, e il superamento concreto di barriere e difficoltà».
L’incontro, aperto alla cittadinanza, rappresenterà un momento di confronto e un’occasione per conoscere da vicino una realtà territoriale aretina che ogni giorno lavora per l’inclusione e il sostegno delle persone più fragili.
Il report annuale è disponibile online al link: www.acbsocialinclusion.com/wp-content/uploads/2025/09/Report-2024-sportello_13_5_25.pdf
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