Chigiana radioarte "Sound in Space"

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Radioarte point anche in rettorato, web radio e Mostra sound e video art -“espositiva”
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Chigiana radioarte Sound in Space

Chigiana Radioarte - Chigiana Radioarte POINT - Mostra sound e video art

8 luglio - 31 agosto

 

Nasce Chigiana radioarte Sound in Space, una sezione speciale del Festival dedicata a Radio e Sound Art, a cura di inner room Siena e in collaborazione con quest'ultima e il Complesso Museale di Santa Maria della Scala.

La sezione si articola in tre parti, compartecipativa, partecipativa ed espositiva, che agiscono autonomamente pur mantenendo lo stesso percorso concettuale, eludendo ogni centralità per ridefinire lo spazio attraverso il suono diffuso.

 

CHIGIANA radioarte

Web radio “compartecipativa“ interamente dedicata alla disciplina della radioarte che diffonde opere di radio e sound artisti via web con il format di un radiofestival. La radio è fruibile attraverso il sito player www.radioarte.it ed è accessibile anche dal sito dell’Accademia Chigiana http://www.chigiana.it

La web radio presenta un ampio palinsesto in cui si inserisce una retrospettiva del radio artista italiano Stefano Giannotti.

I principali partner per la programmazione sono le radio: Wave Farm, Resonance, SWR2, Radiophrenia, Helicotrema festival, tra i principali produttori di opere di Sound Art nel contesto internazionale.

 

CHIGIANA radioarte POINT

Punti di ascolto “partecipativi” della radio web sparsi in vari punti della città.

  1. Santa Maria della Scala, Piazza Duomo, 1
  2. Pinacoteca Nazionale di Siena, Via S. Pietro, 29
  3. Palazzo Pubblico, Piazza del Campo
  4. Università degli Studi di Siena, Banchi di Sotto, 55 (in allestimento)
  5. Università per Stranieri di Siena, Piazza Rosselli, 27/28
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SOUND IN SPACE

Mostra sound e video art -“espositiva”- nel percorso museale del Complesso Santa Maria della Scala.

La mostra si basa sul suono come elemento costitutivo dell’opera che determina l’immagine e il dialogo nella riformulazione audiovisiva dello spazio. Il suono contemporaneo che si articola nell’interno dell’antico ospedale museo per trovare nuove aperture ed aprire a soluzioni inedite.

Propone una prossimità acustica ed anche una distanza, creando un flusso orizzontale come in un edificio post de-costruttivista nel quale le opere non si incontrano a parete ma grazie al suono si anticipano nel volume spaziale. Tra un’opera e l’altra resta lo spazio del tempo, quello cioè del museo, che se vogliamo diventa la distanza da un’opera all’annunciarsi dell’altra.

Le opere site specific sono degli artisti: Alvin Curran, MASBEDO, Daniele Puppi, Antonio Trimani.