Si è concluso l’INF-ACT annual meeting 2025 che ha riunito le principali voci della ricerca italiana dedicate al contrasto delle malattie infettive emergenti. Più di 400 ricercatori provenienti da 70 istituzioni tra università – fra cui l’Università di Siena - enti di ricerca, IRCCS, piccole e medie imprese si sono trovati a Roma – dal 17 al 20 novembre - per delineare la strada verso la costruzione di un sistema sanitario d’avanguardia.
Nell’ambito del meeting si è tenuta l’assegnazione dello Science Communicator Award “Prof. Carlo De Bac”, un premio dedicato alla memoria del professore emerito di Malattie infettive della Sapienza, recentemente scomparso. Il paper vincitore si è distinto tra oltre 200 paper esposti perché ha affrontato “un tema quanto mai attuale coniugando, fin dal titolo, il rigore scientifico della ricerca con una chiarezza nell'esposizione che ne fanno un perfetto oggetto di divulgazione.”
Il Comitato Organizzatore, assieme alla famiglia De Bac, ha deciso di premiare il miglior contributo al congresso in grado di coniugare rigore scientifico e abilità di comunicazione nei confronti del grande pubblico. La commissione giudicatrice ha premiato il poster intitolato: “Who’s buzzing around? Distribution and incidence of Culex pipiens forms in southern Tuscany”, presentato dalla dottoressa Rebecca Funari, del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Siena, in collaborazione con Claudio Cucini, Davide Badano e Francesco Frati tutti componenti del Dipartimento di Scienze della Vita di UniSI. Il premio intende valorizzare lo sforzo dei ricercatori e delle ricercatrici di descrivere i risultati delle proprie ricerche in maniera comprensibile anche al grande pubblico.
Spiega il professor Frati: “Il poster ha preso in esame un tipo di zanzara (Culex pipiens s. str.) una specie vettore chiave coinvolta nella trasmissione di malattie zoonotiche ed è stata associata alla comparsa del West Nile virus in Europa negli ultimi decenni. Questa specie comprende due forme, Culex pipiens pipiens e Culex pipiens molestus, che presentano comportamenti ecologici distinti. La prima punge principalmente animali selvatici e frequenta soprattutto habitat periurbani e rurali; mentre la seconda punge gli esseri umani, frequentando diversi ambienti fortemente antropizzati e urbanizzati. Nonostante queste differenze, le due forme possono ibridarsi, creando complessi modelli di interazione che possono influenzare la trasmissione di agenti patogeni, aumentando il rischio delle diffusione di zoonosi”.
Il ricco programma dei 4 giorni di meeting, a cui hanno partecipato oltre 400 ricercatori, vedeva la presentazione di 2 letture magistrali, la prima svolta da Peter Reiss, Professore emerito di Medicina presso l'Amsterdam UMC e Senior Fellow presso l'Amsterdam Institute for Global Health and Development e la seconda dalla Professoressa di virologia Jacomina Krijnse Locker del Paul-Ehrlich-Institut.
Il programma scientifico è proseguito con il susseguirsi di oltre 40 presentazioni orali e l’esposizione di più di 200 poster scientifici che hanno mostrato le più avanzate e interessanti risultanze su virus emergenti, sul controllo di zecche e zanzare quali vettori di patogeni, sulle strategie di monitoraggio e nella costruzione di modelli matematici e sullo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
Un particolare focus è stato dedicato al fenomeno della resistenza agli antibiotici, vista la contestualità con la settimana mondiale sull'uso consapevole degli antibiotici e della resistenza antimicrobica, con la gradita partecipazione del Ministro Orazio Schillaci.
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