Il prof. Giordano tra i componenti del Consiglio Superiore di Sanità

Lunedì, 9 Giugno, 2025 - 10:30
Nominato per le sue competenze scientifiche e l’impegno costante nella promozione della salute collettiva
Il prof. Giordano tra i componenti  del Consiglio Superiore di Sanità

Dopo la nomina nella Commissione del Ministero dell’Università e della Ricerca per la chiamata di ricercatori di altissima qualificazione scientifica, arriva un nuovo e prestigioso incarico per il professor Antonio Giordano, docente di Anatomia e Istologia Patologica all’Università di Siena e direttore dell'Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e la Medicina Molecolare di Philadelphia. Il professore è stato infatti chiamato dal Ministero della Salute come componente del nuovo Consiglio Superiore di Sanità (CSS) per il triennio 2025-2028.

 

Il Consiglio Superiore di Sanità, composto da trenta illustri professionisti del settore medico, è il massimo organo tecnico-consultivo del Ministero e ha il compito di fornire indicazioni strategiche su tematiche cruciali per la tutela della salute pubblica, la prevenzione, la farmacovigilanza e la valutazione delle evidenze scientifiche.

 

Per il professor Giordano si tratta, dunque, di una nomina prestigiosa, che premia competenze scientifiche di alto profilo e un impegno costante nella promozione della salute collettiva. Il docente dell’Ateneo senese si è affermato per le sue ricerche nel campo dell’oncologia molecolare e per il contributo nella comprensione dei legami tra ambiente e tumori, con particolare riferimento alle aree più fragili del Paese, come la “Terra dei Fuochi” in Campania, a cui ha dedicato anche di recente diverse pubblicazioni scientifiche.

 

“Questa nomina - ha dichiarato Antonio Giordano - rappresenta per me insieme un onore e una grande responsabilità. In questo incarico cercherò di portare l’esperienza maturata in ambito internazionale, con una visione integrata tra ricerca, prevenzione e giustizia ambientale. Credo in una scienza vicina ai cittadini e in grado di orientare le politiche sanitarie attraverso dati, competenza e trasparenza”.