Testosterone e forme gravi di Covid: su EBiomedicine studio dell'Ateneo

Lunedì, 1 Marzo, 2021 - 11:30
Lo studio pone le basi per futuri trials clinici sull'uso del testosterone in pazienti portatori di queste varianti
Testosterone e forme gravi di Covid-19: uno studio coordinato dall'Università di Siena pubblicato su EBiomedicine
Testosterone e forme gravi di Covid-19: uno studio coordinato dall'Università di Siena pubblicato su EBiomedicine
 
Uno studio internazionale coordinato dall'Università di Siena, che ha coinvolto in Italia, tra gli altri centri, anche la Sapienza Università di Roma, dimostra che alcune varianti genetiche rendono il recettore del testosterone meno funzionante, predisponendo gli individui di sesso maschile a sviluppare una malattia da COVID-19 molto più grave.
 
 
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista EBiomedicine, del gruppo Lancet, e condotto in una casistica di più di 600 maschi infetti dal virus SARS-CoV-2, pone le basi per futuri trials clinici sull'uso del testosterone in pazienti portatori di queste varianti. 
 
 
Il lavoro multicentrico, coordinato dalla professoressa Francesca Mari dell’Università di Siena, spiega che è la funzionalità del recettore androgenico, legata alle sue varianti genetiche, la nuova chiave di lettura per comprendere queste discrepanze e l'evoluzione clinica dell'infezione nel maschio.