Dottorato di Ricerca in Il mondo classico: antropologia e teoria della cultura
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Questa scuola di dottorato nasce sotto il segno dell'Antropologia del Mondo Antico, indirizzo di ricerca che caratterizza profondamente la tradizione degli studi classici nell'ateneo senese. Un dottorato con questo nome, unico in Italia, nacque infatti a Siena nel 1994; gran parte degli oltre cinquanta dottori di ricerca hanno trovato lavoro presso altre università italiane e straniere o insegnano nelle scuole superiori. Il dottorato ha sede all'interno del Centro interdipartimentale "Antropologia e Mondo Antico" (AMA), che esiste a Siena dal 1984 (http://www.unisi.it/ricerca/centri/cisaca/index.html); in questi ventisei anni, il Centro AMA ha organizzato più di venti convegni internazionali, i cui atti sono stati pubblicati nella rivista “I Quaderni del ramo d'oro”, prima in forma cartacea e ora sul web (http://www.qro.unisi.it/frontend), con una redazione formata dai dottorandi. Nel rapporto del Nucleo 2006, relativo al triennio 2002-2004, la valutazione massima (A) ottenuta dal Dipartimento di Studi classici è stata dovuta soprattutto all'eccellenza riscontrata dai valutatori nei risultati raggiunti dal Centro AMA. Secondo le linee di questa prospettiva metodologica, la Scuola riorganizza e razionalizza percorsi di studio che prima erano dispersi in tre dottorati dell'ateneo e separati nelle due facoltà senese e aretina (Antropologia del Mondo antico, Storia Antica, Semiotica e Filosofia Antica, Tradizione Classica), ma che risultano profondamente affini per tema, ambiti e metodologia di ricerca. Da un lato l'antropologia del mondo antico nasce in Francia in stretta connessione con la semiotica e per opera di figure (J.-P. Vernant e M. Detienne) che sono insieme studiosi del pensiero antico; dall'altro la tradizione classica, dopo Aby Warburg, si è fatta antropologia storica della cultura classica aprendosi alla teoria della cultura; la storia antica, infine, se costituisce la base per ogni forma di studio del mondo antico, a Siena privilegia quella visione comparativa e quell'interesse per i fenomeni culturali che sono propri anche degli studi antropologici. | |||
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