Accolti cinque studentesse e uno studente provenienti da Gaza

Martedì, 7 Ottobre, 2025 - 19:00
Dopo aver vinto una borsa di studio, proseguiranno gli studi nell’Ateneo senese
Unisi ha accolto cinque studentesse e uno studente proveniente da Gaza

Sono Majd, Sanaa, Shahd, Shahd, Zaina e Abdalrhman le cinque studentesse e lo studente palestinesi che sono stati accolti, martedì 7 ottobre, all’Università di Siena dal Ministro Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell’Università e della Ricerca, dal Rettore Roberto Di Pietra, dal Delegato per gli Studenti e ricercatori provenienti da aree di crisi, Federico Lenzerini, e dalla Direttrice Generale dell’Ateneo, Beatrice Sassi. Erano inoltre presenti rappresentanti dei Dipartimenti e degli enti che hanno supportato l’iniziativa: il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Carlo Rossi, il Direttore del Dipartimento di Economia politica e statistica Filippo Belloc, il Presidente dell’Associazione Cor Magis Siena, Riccardo Pisillo Mazzeschi.

Le studentesse e lo studente, arrivate pochi giorni fa da Gaza, proseguiranno gli studi nell’Ateneo senese.

 

Majd, studentessa vincitrice di una borsa di studio Just Peace, assegnata dall’Università di Siena in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, frequenterà il corso di laurea in Computer and Information Engineering.

Sanaa, studentessa vincitrice di una borsa di studio assegnata dall’Università di Siena sui fondi del Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne, con l’allora Direttore Pierluigi Pellini e l’attuale Alessandro Linguiti, frequenterà il corso di laurea ad Arezzo in Lingue per la Comunicazione Interculturale e d'Impresa.

Shahd, studentessa vincitrice di una borsa di studio assegnata dall’Università di Siena sui fondi del Dipartimento di Economia politica e statistica, con l’allora Direttore Salvatore Bimonte e l’attuale Filippo Belloc, frequenterà il corso di laurea in Economics and Management.

Shahd, studentessa vincitrice di una borsa di studio Just Peace, assegnata dall’Università di Siena in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, frequenterà il corso di laurea in Computer and Information Engineering.

Zaina, studentessa vincitrice di una borsa di studio Just Peace, assegnata dall’Università di Siena in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, frequenterà il corso di laurea in Economics and Management.

Unisi ha accolto cinque studentesse e uno studente proveniente da Gaza

Infine Abdalrhman, studente vincitore di una borsa di studio assegnata dall’Università di Siena sui fondi del Dipartimento di Economia politica e statistica, con l’allora Direttore Salvatore Bimonte e l’attuale Filippo Belloc, frequenterà il corso di laurea in Economics and Management.

 

L’arrivo delle studentesse e dello studente palestinesi, nella drammatica condizione attuale di Gaza, è stato possibile grazie all’impegno di molti e alla collaborazione di istituzioni e realtà del territorio. Per l’Università di Siena, gli aspetti politico-diplomatici sono stati seguiti dal professor Lenzerini e dallo stesso Rettore. I bandi sono stati finanziati dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e dai Dipartimenti di Economia politica e statistica e di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne. Le procedure di emissione dei bandi relativi alle borse, di selezione, attribuzione, verifica dei titoli di studio, così come l'accoglienza e il supporto alle studentesse e allo studente sono stati gestiti dall'Ufficio gender equality, human rights e politiche integrate-Sportello avanzato Just Peace.

 

Oltre a MUR e MAECI (con l’impegno personale dei due Ministri) e alla CRUI, si sono mobilitati attivamente per garantire il corridoio accademico: la Guardia di Finanza, la Protezione Civile e il Meccanismo Europeo di Protezione Civile, il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, l’Ambasciata d’Italia in Giordania, l’Unità di Crisi della Farnesina, le Scuole di Terrasanta e la Fondazione Giovanni Paolo II.

Unisi ha accolto cinque studentesse e uno studente proveniente da Gaza

“Accompagnare Majd, Sanaa, Shahd, Shahd, Zaina e Abdalrhman – ha commentato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini - è stata un’esperienza intensa ed emozionante. Per loro oggi si apre non soltanto un percorso di studio, ma anche un orizzonte di speranza: la possibilità di ritrovare fiducia nel futuro e di intravedere nuove strade, proprio in un tempo che spesso sembra chiudersi. Questo progetto esprime l’anima più autentica dell’università italiana: una comunità che accoglie, che include, che sa tendere la mano senza esitazioni. Una comunità capace non solo di trasmettere conoscenza, ma di trasformarla in un ponte di dialogo, in un terreno di incontro, in un seme di pace”.

 

“Il lavoro congiunto, determinato e tenace di tanti soggetti e istituzioni – ha dichiarato il Rettore Roberto Di Pietra - ha condotto a questo importante e concreto risultato. Otto studenti e studentesse potranno seguire il loro sogno lontano dagli orrori e dalle violenze inaccettabili che avvengono da troppo tempo a Gaza. Se le Università esistono per costruire futuro questo è un piccolo concreto segno per contribuire a realizzarlo e anche l’Università di Siena sta facendo la sua parte”.

Unisi ha accolto cinque studentesse e uno studente proveniente da Gaza

“L’arrivo delle nostre studentesse e del nostro studente dalla Striscia di Gaza - ha detto il Delegato per gli Studenti e ricercatori provenienti da aree di crisi, Federico Lenzerini - ha costituito il compimento di un lavoro molto lungo e intenso, durante il quale la mia percezione costante è stata quella di correre sulle montagne russe, a causa della continua alternanza tra notizie potenzialmente incoraggianti e altre apparentemente negative. Essendo stato costantemente in contatto con le nostre studentesse e il nostro studente, si è sviluppato nei loro confronti un forte senso di empatia e solidarietà, che mi ha condotto a essere intensamente e intimamente coinvolto a livello personale, così come è certamente accaduto per altre persone che hanno condiviso questo percorso, in primis il nostro Rettore, che desidero ringraziare in modo particolare. Sicuramente in molti momenti non è stato facile, in quanto eravamo pervasi dalla frustrazione di non riuscire a fornire notizie incoraggianti alle nostre studentesse e al nostro studente, che ci imploravano di portarle/o via dall’inferno di Gaza. L’esito positivo del nostro lavoro ha abbondantemente ripagato tutti i nostri sforzi e le nostre notti insonni, e siamo lieti e orgogliosi di averle/o qui con noi. Tra le altre cose, è opportuno segnalare che soltanto il Politecnico di Milano e il nostro Ateneo sono riusciti a portare in Italia tutte le studentesse e gli studenti gazawi a cui avevano assegnato delle borse di studio, e questo è certamente motivo di orgoglio. Oltre alle cinque studentesse e allo studente che accogliamo qui oggi, siamo infatti riusciti a condurre da noi un’altra studentessa, Azhar, iscritta a Public and Cultural Diplomacy, e lo studente Mohammed, che risiederà a Rondine e frequenterà il master CMHA nella nostra Università”.