“Plastic Busters” salpa a bordo della nave della Marina Militare Amerigo Vespucci
L'Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina militare ospita un’anteprima del progetto che mapperà la presenza di macro e micro plastiche nel mar Mediterraneo.
Grazie alla Marina militare i ricercatori dell’Ateneo sono partiti il 25 settembre a bordo della Vespucci. Entra così nel vivo "Plastic Busters", il progetto dedicato al monitoraggio delle macro e micro plastiche che inquinano il mar Mediterraneo.
Sulla nave scuola, dal 25 al 27 settembre, prende avvio l'anteprima di “Plastic Busters”, l’ampio piano di mappatura, analisi e divulgazione scientifica sull’inquinamento marino dovuto alle plastiche.
I ricercatori senesi di “Pastic Busters”, coordinati dalla professoressa Maria Cristina Fossi, durante la campagna di monitoraggio, potranno quantificare la presenza di plastica e suoi derivati nel tratto di mare del Santuario Pelagos, fino al porto francese di Tolone dove arriveranno il 27 settembre.
“Plastic busters” è un'iniziativa dell’Università di Siena nell'ambito di MED Solutions, il network sul Mediterrano coordinato dall'università di Siena; il network Med Solutions svolge la sua attività nell'ambito del progetto ONU sullo sviluppo sostenibile promosso da Sustainable Development Solutions Network (UN SDSN).
Un'immagine del rettore Angelo Riccaboni e della professoressa Maria Cristina Fossi a bordo della Amerigo Vespucci, ormeggiata nel porto di Livorno, il giorno della conferenza stampa di presentazione dell'avvio del progetto in mare (24 settembre 2013).
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