Conclusa la COP21. Firmato il Paris Agreement

Lunedì, 14 Dicembre, 2015 - 14:15

L’11 dicembre 2015 si è conclusa la ventunesima Conferenza delle Parti (COP21), meeting internazionale di 195 paesi del mondo, 12 giorni di negoziati finalizzati a trovare soluzioni e strategie condivise per affrontare la minaccia del cambiamento climatico.

Che cos’è la COP21
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COP sta per Conferenza delle Parti, una conferenza organizzata dalle Nazioni Unite che riunisce i rappresentanti di tutte le nazioni aderenti all’ UNFCCC, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il suo obiettivo è quello di “stabilizzare la concentrazione di gas-serra in atmosfera ad un livello che possa prevenire effetti nocivi da parte dell’uomo sul sistema climatico".

La prima COP si è svolta a Berlino nel 1995, la COP3 del 1997 ha approvato il Protocollo di Kyoto, la COP21 si è appena conclusa con l’approvazione dell’Accordo di Parigi.

Qual è lo scopo della COP21 e perché è così importante

Il meeting mondiale tra i diversi stati del mondo ha lo scopo di unificare gli sforzi in un obiettivo comune, concentrarsi sull’urgenza della lotta al cambiamento climatico andando oltre le differenze e i singoli interessi nazionali, in un’ottica globale e di lungo termine, che riesca a garantire la sopravvivenza e adeguate condizioni di vita a tutti, con particolare attenzione ai paesi meno sviluppati.

 

Gli scienziati hanno messo in guardia sulle emissioni di gas serra che se continueranno ad aumentare, supereranno la soglia oltre la quale il riscaldamento globale diventerà catastrofico ed irreversibile. È stato calcolato che probabilmente tale soglia corrisponde all’aumento della temperatura di due gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, ma continuando con la tendenza crescente delle emissioni attuali, siamo avviati ad un aumento di circa cinque gradi centigradi. Benché possa non sembrare molto -  la differenza di temperatura tra oggi e l'ultima era glaciale è proprio di cinque gradi centigradi - variazioni di temperatura apparentemente poco significative possono avere per la Terra un'importanza enorme.

Come si è conclusa

È stato siglato l’Accordo di Parigi, attraverso il quale i membri acconsentono a ridurre le loro emissioni di CO2 «il più presto possibile» e impegnarsi facendo del proprio meglio per mantenere il Riscaldamento Globale «ben al di sotto dei 2 °C». L’accordo è in parte vincolante e in parte volontario (nel caso uno Stato non rispetti gli impegni, non sarà soggetto a sanzioni).

Il documento acquisirà valore legale nel caso in cui almeno 55 Stati, responsabili insieme di almeno la metà delle emissioni totali, lo approveranno attraverso le proprie Istituzioni nazionali.

Qual è il contenuto del Paris Agreement e come influisce sul futuro del nostro Pianeta

Le misure incluse nella bozza finale comprendono:

  • Impegni dei singoli stati nazionali per frenare le emissioni (Intended Nationally Determined Contributions o INDC)
  • Obiettivi globali a lungo termine per raggiungere la carbon neutrality entro la seconda metà del secolo
  • Meeting di revisione e aggiornamento degli obiettivi ogni 5 anni a partire dal 2023
  • Unificazione di metodi e criteri delle misurazioni per renderli valutabili e comparabili
  • 100 miliardi di dollari all’anno di contributi finanziari ai paesi in via di sviluppo per facilitare l’adattamento al Cambiamento Climatico e la transizione verso energie più pulite
  • Riconoscimento delle gravi perdite e danni che molti Stati subiranno a causa degli effetti del Cambiamento Climatico (di cui non sono stati responsabili quanto i Paesi Sviluppati), ma si escludono richieste di risarcimento
L'Università di Siena e la sostenibilità
Earth to Paris - il manifesto a sostegno della campagna elaborato da studentesse Unisi

 

 

 

 

L’Università di Siena ha dimostrato di avere a cuore quegli stessi temi trattati al vertice di Parigi, ha interesse nel costruire figure di competenza nell’ambito della Sostenibilità, in grado di fronteggiare le attuali e future sfide che stanno emergendo dal quadro ambientale, sociale ed economico globale.

 

Gli input forniti tramite conferenze, incontri, corsi universitari hanno peraltro colto la sensibilità di diversi studenti, non per ultimi quelli impegnati nella campagna #EarthToParis promossa dalla United Nation Foundation (per info www.earthtoparis.org).

 

Nella prospettiva dell’impegno istituzionale e individuale, l’Università ha risposto e continuerà a rispondere per favorire la costruzione di comunità e città resilienti, cogliendo la sfida dell’Accordo di Parigi e concretizzandolo nella collaborazione diretta con gli studenti e nella diffusione delle conoscenze alla Comunità Accademica e alla cittadinanza.