Simone Zacchini si occupa di filosofia contemporanea ed in particolare della tradizione fenomenologica e del rapporto tra musica e filosofia. Le sue ricerche si concentrano particolarmente nel periodo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, prendendo come sfondo storiografico di riferimento la cosiddetta “crisi dei fondamenti”, sia in senso esistenziale (Il corpo del nulla, Milano 2005) che epistemologico (La collana di Armonia, Milano 2010). A partire da questo contesto, Zacchini ha svolto ricerche sul rapporto tra razionalità e filosofia della vita e tra la nozione di episteme e certezza scientifica e le varie correnti irrazionaliste di quel periodo. In questo senso la fenomenologia, come analisi di senso dei vissuti, è stata vista come un filo conduttore metodologico essenziale per la comprensione di questi imponenti fenomeni storici, filosofici e culturali. La stessa tematica, poi, è stata indagata nel terreno concreto della musica e delle sue trasformazioni linguistiche e sintattiche, dando luogo a numerose pubblicazioni e investigazioni di natura specificamente filosofica e storiografica. Attualmente Zacchini ha in corso una ricerca sul senso filosofico della nozione di vita quotidiana nel contesto della crisi novecentesca.