L’ARTE DEL XIX E DEL XX SECOLO: VICENDE E PERSONALITÀ DAL NEOCLASSICISMO ALLA POST-MODERNITÀ
(Prima parte). Il corso sarà preceduto da alcune lezione propedeutiche allo studio dei movimenti, delle vicende e delle personalità che caratterizzano la scena artistica del XIX e XX secolo: l’attenzione è rivolta allo studio del colore, ai suoi aspetti legati alla fisica ed a quelli propriamente pittorici; agli stili; alle principali tecniche e al loro rinnovarsi accogliendo indicazioni dal mondo industriale; al dibattito storico-critico individuando le principali prospettive della critica.
(Seconda parte). Il corso partirà dallo studio del Neoclassicismo, delle
motivazioni politiche e ideologiche che hanno determinato forme e
funzioni della produzione artistica e il recupero dell'antico nell’Europa
della rivoluzioni e della restaurazione napoleonica. Si procederà dunque
con la disamina delle più diverse anime della cultura romantica, nelle sue
declinazioni visionarie e fantastiche e in quelle revivaliste, storiciste e
nazionaliste. Città e campagna quali spazi sociali e luoghi privilegiati
della rappresentazione artistica, in termini ora di adesione puntuale al
dato di realtà ora di rivisitazione in chiave lirica, saranno oggetto di
particolare riflessione.
Attenzione verrà dedicata al sistema delle arti: dal realismo al
simbolismo, l'affermazione della cultura borghese ha riscritto statuto,
pratiche e comportamenti dell'artista nella società moderna, segnando
un progressivo scardinamento delle istituzioni tradizionali: il Salon,
l'Accademia, il Museo.
A seguire il corso analizzerà lo svolgimento delle
vicende artistiche dalla fine del XIX secolo alle avanguardie dei primi
decenni del XX fino alle ricerche, su un orizzonte internazionale, che
hanno caratterizzato la chiusura del Millennio. È la lettura delle
esperienze, delle personalità, del ‘tempo’ della contemporaneità (alla
luce anche di riflessioni su testi di poetica e su incursioni della critica),
disegnando un percorso di analisi che, dal Fauvismo e dall’
Espressionismo tedesco, va al Cubismo, al Futurismo, all’Astrattismo, a
quello costruttivo - fra Suprematismo, Costruttivismo, Produttivismo russi
e Neoplasticismo olandese -, dalla Metafisica a Dada e al Surrealismo,
alla Nuova Oggettività, ai pittori italiani del gruppo di Novecento, alla
situazione europea e quella nordamericana tra le due guerre. Un
percorso che, all’indomani del 1945, attraversa le declinazioni dell’
Informale, per poi porre l’attenzione, dalla fine del decennio Cinquanta,
alle nuove correnti che segneranno profondamente gli ultimi cinquant’
anni del XX secolo: dalla Pop Art all’Arte Programmata e Op Art, alla
Minimal Art, all’Arte concettuale, all’Arte Povera, alla Body Art. Una
traccia che va oltre, addentrandosi nel dibattito aperto dalla frattura
registrata tra gli anni Settanta e Ottanta, in quel clima evidenziato dalla
critica come ‘stagione’ del Postmoderno, per approdare, infine, alle
recenti incursioni nell’ambito del digitale. Di tali movimenti saranno
indicate connessioni con altre espressioni della creatività
contemporanea, seguendo le ‘trame’ disegnate da attraversamenti di
problematiche trasversali e, in forma di esercitazioni, dall’analisi di testi
di poetica e di voci critiche.