Il corso di Storia delle tradizioni popolari spazia dalla costituzione del folklore, come ambito degli studi umanistici,di taglio prevalentemente diacronico e para-letterario, nel contesto del romanticismo europeo, alla sua rifondazione come disciplina propria dell'ambito antropologico, nel contesto italiano, risalente agli anni '60, grazie al contributo di Alberto M. Cirese, e giunge fino alle recenti tematiche delle pratiche e delle politiche di recupero delle tradizioni culturali locali e popolari in chiave di patrimonio culturale (intangible heritage).
Una parte del corso avrà un carattere introduttivo alla storia degli studi, agli oggetti di ricerca esemplificativi delle varie stagioni, metodologiche, teoriche e politiche che hanno accompagnato l'evoluzione della demoantropologia fino ai giorni nostri.
La seconda parte del corso, invece, sarà prevalentemente dedicata all'esplorazione delle tematiche più attuali, nelle quali si intrecciano percorsi divergenti: da un lato l'apertura del paradigma teorico della “popolarità” alle pratiche culturali dotate di valenza differenziale, dall'altra, l'insorgenza delle pratiche di patrimonializzazione che accompagnano con crescente regolarità, le attività di riproposta, di trasmissione e di promozione dei fatti culturali connotati come “tradizionali”.
Saranno proposte esperienze di ricerca identificando casi di studio attingibili dagli/lle studenti/esse frequentanti, nei loro rispettivi contesti di vita o nel territorio regionale, con aperture comparative in area europea e occidentale.