Una prima parte del corso sarà dedicata all’illustrazione delle fonti di cognizione e di quelle di produzione del diritto romano, con particolare riguardo all’ultima età repubblicana e ai primi due secoli del principato, distinguendosi (circa queste seconde) tra quelle autoritative e quella rappresentata dalla attività creativa dei giuristi, da un lato, e dagli editti prodotti dai magistrati cui spettava l’impostazione delle cause, dall’altro. Particolare attenzione sarà, poi, prestata all’opera giustinianea che, sopratutto, attraverso la compilazione del Digesto ha trasmesso il diritto conservato nei pareri dei prudentes alla conoscenza dei giuristi che dall’XI secolo sino all’avvento delle codificazioni moderne su quelle antiche riflessioni (ancora considerate diritto vigente) formarono il loro pensiero giuridico (in riferimento a tale fenomeno si parla, infatti, della seconda vita del diritto romano nello ius commune europeo).
Nella seconda parte del corso, dopo aver esposto, nelle linee essenziali, il diritto privato romano con particolare attenzione a quello delle obbligazioni e alla disciplina della loro tutela processuale, si seguirà lo svolgimento di alcune figure giuridiche e di taluni principi privatistici, dal momento della loro nascita a Roma sino alla configurazione che essi ricevono nei moderni ordinamenti di vari Stati nazionali, facenti parte dell’Unione europea, o nelle stesse direttive dell’UE. La conoscenza della loro storia aiuterà a comprendere la struttura e le caratteristiche attuali di essi, rendendo conto tanto dei tratti di continuità quanto degli elementi (talora marcati) di decisa alterità