Il corso ha ad oggetto l’evoluzione storica delle fonti normative e delle istituzioni della Chiesa cattolica dalle origini agli inizi del secolo XX, e, per una parte, è riservato all’analisi dei testi.
Inizialmente è effettuata un’introduzione generale, nel corso della quale sono illustrati i testi consigliati e le caratteristiche del corso; è chiarito, inoltre, il rapporto tra ecclesiologia e diritto canonico, per la particolare natura dell’istituzione cui ci si riferisce. Successivamente, i caratteri e i mutamenti del diritto canonico e delle istituzioni della Chiesa sono spiegati secondo le principali ‘tappe’ della loro evoluzione, vale a dire le origini (secoli I-III); il diritto canonico pregrazianeo (secoli IV-XI); l’epoca classica e post-classica (1140-1517); il diritto tridentino e post- tridentino (1545-1789); i presupposti della codificazione canonica e il Codex Iuris Canonici (1814-1917). Nell’ambito di ogni ‘tappa’, è prestata particolare attenzione anche ai soggetti che entrarono in contatto con le istituzioni ecclesiastiche e che influirono in maniera significativa sullo sviluppo normativo e istituzionale della Chiesa stessa. Inoltre, sono mostrati quegli elementi dottrinali scaturiti dalla riflessione teologica o canonistica, che hanno avuto una particolare influenza nello sviluppo di istituti civilistici o pubblicistici (ad esempio nel campo processuale grazie all’affermazione del processo romano-canonico o nella strutturazione di procedimenti logico-interpretativi), così come le implicazioni dell’universalità della Chiesa come ordinamento spirituale e, di conseguenza, del diritto canonico. Per quanto concerne la lettura e l’analisi dei testi, nel corso della trattazione riservata all’epoca classica (in particolare a proposito del sec. XII) sono svolti degli approfondimenti sulla composizione del Decretum Gratiani (1130-1160 ca.) e sul sistema delle fonti in esso descritto secondo la più recente storiografia giuridica, nonché su alcuni passi della Summa di Uguccione da Pisa (1188-1190), specialmente in tema di ragionamento analogico e di distinzione tra il potere d’ordine e il potere di giurisdizione del sacerdote.