Titolo del corso: “Economia e tecniche edilizie della costruzione greca e romana”.
Nella prospettiva di analizzare la diffusione dei saperi tecnologici attraverso il Mediterraneo antico, il corso approfondirà il tema della elaborazione e circolazione delle tecniche edilizie. Le tecniche della costruzione sono un campo di studi in pieno sviluppo anche in relazione all’ambito dell’economia e dei cantieri antichi. Le tecniche, intese come espressione di un sistema socio-economico e produttivo possono essere messe in relazione a fenomeni di imitazione, ai commerci, alla presenza dell’esercito, al trasferimento di persone, saperi e culture. Il carattere conservativo o innovativo delle tecniche può dire molto sul dinamismo di una certa società e sulle sue interconnessioni mediterranee.
Nella prima parte del corso verrà fornito un inquadramento generale sugli studi tradizionali riguardanti la tecnica edilizia greca e romana, insieme con gli approcci metodologici e multidisciplinari più aggiornati. Per poter analizzare le caratteristiche delle tecniche, insieme con il loro utilizzo in singoli edifici o la diffusione territoriale, diversi approcci metodologici possono essere incrociati fra loro: stratigrafia degli elevati, archeologia della produzione, antropologia, geologia, ingegneria delle strutture, archeosismologia. Particolare attenzione verrà prestata al cantiere e ai processi produttivi ad esso connessi – dall’approvvigionamento dei materiali, alla costruzione vera e propria, alle finiture – desumibili a partire dall’analisi degli edifici.
In seguito verranno analizzati più nel dettaglio alcuni temi: archeologia delle cave ed economia della produzione del materiale lapideo da costruzione (Grecia e Roma); la costruzione in laterizio a Roma e Ostia; la costruzione in pietra e laterizio nella Toscana meridionale; esempi e meccanismi di diffusione delle tecniche edilizie nei territori dell’impero romano.