a. Parte generale
Le lezioni delle prime tre settimane saranno dedicate alla riflessione generale sulla disciplina: dalle origini, fra la “letteratura artistica” di Julius von Schlosser alla “storia della critica d’arte” di Lionello Venturi, ai contributi della seconda metà del Novecento, fra le “proposte per una critica d’arte” di Roberto Longhi e la “storiografia artistica” di Paola Barocchi. Saranno quindi prese in esame le principali scuole di pensiero e gli ambiti di applicazione della disciplina fra Otto e Novecento a livello internazionale, fra Europa e Stati Uniti: dalla Scuola di Vienna alla connoisseurship anglo-americana, dalla filologia italiana e dalle istanze di tutela del patrimonio nazionale al metodo iconologico di Aby Warburg, dalla psicologia della forma e della visione alle teorie della pura visibilità e alla storia sociale dell’arte, dalla cultura materiale e l’approccio antropologico all’atrofia del discorso modernista e alle prospettive decoloniali e deculturali della fine del secondo millennio.
b. Parte monografica. "L’informale tra Europa e Stati Uniti: testi e contesti"
I contenuti dell'insegnamento intendono approfondire, nelle ultime tre settimane di lezioni, le più diverse declinazioni della pittura informale nella critica militante del secondo dopoguerra dal punto di vista della definizione dei suoi assunti di poetica, della sua elaborazione teorica e della sua precoce storicizzazione in Europa e negli Stati Uniti.
In particolare si prenderanno in considerazione le ricadute dell’esercizio critico, sul doppio fronte della storiografia artistica e della critica militante, sulla ricerca degli artisti e quindi sulla definizione di una precisa identità culturale, generazionale e "di movimento", nel riscontro diretto delle fonti, visive e testuali, e all'approfondimento di alcune specifiche proposte e personalità. Anche in considerazione delle strategie di promozione e di affermazione dell’informale a livello internazionale.