L'esame si terrà in forma orale. Dopo la verifica della conoscenza dei caratteri generali della filosofia antica, l'esame consisterà soprattutto nel commento critico dei testi analizzati a lezione. Lo studente dovrà mostrare di sapersi orientare negli argomenti trattati, grazie anche alla conoscenza puntuale dei seguenti testi:
1. Platone, Fedone, a cura di B. Centrone, Roma-Bari, Laterza 2000 (e ristampe).
2. F. Trabattoni, Platone, Roma, Carocci 2009 (e ristampe).
3.Th. A. Szlezak, Come leggere Platone, Milano, Rusconi 2004 (e ristampe).
4. P. Donini - F. Ferrari, L'esercizio della ragione nel mondo antico, Torini, Einaudi 2005 (e ristampe).
Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame, allo scopo di ricavarne le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare e collegare temi e problemi. Si valuteranno pertanto:
1) la padronanza dei contenuti;
2) la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti;
3) la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.
Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.
Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.
Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti intorno alla sufficienza.
Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.