Il programma di questa edizione nasce dall’esigenza di introdurre le novità , giuridiche, operative e sostanziali che sono state introdotte dal recente Codice del Terzo settore (agosto 2017) che, per la prima volta in Italia, si occupa di riconoscere giuridicamente e definire le peculiarità del comparto. Lo studio della materia nasce dalla convinzione che il Terzo settore, da almeno un decennio e nonostante la crisi, continua a crescere e l’attuale riforma non è altro che l’occasione per generare nuove opportunità lavorative e nuove professionalità
La prima parte del programma introduce la riforma, facendo prima riferimento alle caratteristiche quali-quantitative e legislative dell’economia sociale nei 28 paesi dell’Europa, un movimento dinamico, diversificato ed imprenditoriale che è stato riconosciuto come un nuovo modello gestionale, che unisce all'attività economica la promozione della crescita inclusiva. Ma, mentre vi è un crescente interesse ed una certa convergenza politica ed istituzionale sull’importanza economica del Terzo settore (per la riduzione delle disparità reddituali e l’aumento dell’occupazione), rimangono ancora oggi evidenti disparità sostanziali legate ai diversi sistemi giuridici, istituzionali e politici di ciascun paese che, insieme alla mancanza di un approccio omogeneo e sistematico al tipo ed alla portata delle attività, rende il settore sociale estremamente difficile da identificare in modelli di sviluppo comuni in tutta Europa. E’ stato perciò necessario evidenziare queste disparità, dato che le cooperative (e simili), le mutue, le associazioni e le fondazioni europee registrano dati crescenti in tutta Europa (specie per la variabile occupazionale), che certamente proseguiranno nel tempo. Questo andamento rilevato nei 28 paesi europei esaminati, ha condotto in Italia alla necessaria e tanto attesa riforma del terzo settore che, ha superato le difficoltà definitorie del comparto ed ha consentito l’espansione degli ambiti di competenza di queste organizzazioni, a fronte del ritrarsi del settore pubblico.
La successiva parte del corso, di natura esplicativa, approfondisce le novità della riforma e propone l’approfondimento delle nuove figure professionali per gli Enti del Terzo settore (ETS), dell’innovazione sociale (in particolare delle tecnologie IOT) e della finanza etica (nuovi prodotti e servizi per il finanziamento), con l’approccio a formule del tutto innovative.
Nell'ipotesi di esigenze specifiche, previo accordo con il docente, è possibile la riduzione dell'esame per il conseguimento di 6 CFU anziché 9.