1.La medicina generale è una disciplina che si fonda su competenze specifiche e sulla relazione medico-paziente che si sviluppa nella continuità dell'assistenza.
Il medico di medicina generale (MMG) oltre all'attività clinica caratterizzata da medicina di attesa, medicina di opportunità, medicina di iniziativa rivolta ai malati cronici, medicina preventiva, deve necessariamente svolgere una funzione manageriale per garantire l'attività dello studio e fornire un'adeguata risposta ai bisogni dei pazienti che si rivolgono a lui: gestione della struttura nella quale opera, gestione del personale di studio, rapporti con il distretto, rapporti con l'azienda sanitaria locale. Le nuove aggregazioni funzionali monoprofessionali (aggregazione funzionale territoriale) e le aggregazioni funzionali multiprofessionali presso le unità complesse di cure primarie permettono una condivisione di fattori di produzione e di servizi che facilitano i compiti del medico.
I MMG svolgono un ruolo centrale nell'ambito delle cure primarie e rappresentano il riferimento primario per i cittadini per ogni tipo di problematica che riguarda la salute ad eccezione delle emergenze. L'approccio tipico al paziente avviene per problemi secondo il modello di medicina patient-centered. La medicina centrata sulla persona consente una visione più aperta ai bisogni reali dei pazienti che non sempre coincidono con gli obiettivi di outcome del medico, ma che richiedono una negoziazione talvolta complessa basata sull'ascolto e lo sviluppo di un atteggiamento empatico inclusivo.
2. A partire dal 2010 in Toscana è stato implementato un nuovo progetto di assistenza ai soggetti portatori di fattori di rischio ad elevata probabilità di sviluppare malattie croniche, mutuato dal modello sviluppato negli USA dal 2001, il Chronic Care Model (CCM). Le patologie croniche inizialmente sono state quelle a forte impatto sociale con percorsi separati: diabete, scompenso cardiaco, ictus, BPCO, ipertensione. Dal 2018 il target è stato ridimensionato comprendendo i soggetti ad alto rischio cardiovascolare globale in modo da estendere il progetto a tutta la popolazione toscana. Il CCM si basa sul principio di selezionare i soggetti malati o ad alto rischio di sviluppare una malattia e di reclutarli dopo aver raccolto il loro consenso in un programma di controlli periodici personalizzati sulla base della classe di rischio, presso gli ambulatori dei MMG. I controlli vengono eseguiti dal team di base composto da MMG ed infermiere che si allarga all'occorrenza ai professionisti necessari a monitorare il soggetto arruolato: fisioterapista, nutrizionista,medico specialista cardiologo, neurologo, pneumologo, diabetologo e così via. La verifica periodica oltre a prevedere la visita, esami strumentali ed ematochimici comprende un'importante attività di counselling mirato a rendere il paziente consapevole del suo stato, ad introdurre cambiamenti nel suo stile di vita, ad insegnarli a gestire piccole problematiche della sua patologia al fine di ridurre il ricorso ai servizi sanitari, in sintesi produce quello che si definisce l'empowerment del soggetto. Un altro elemento essenziale del modello è la raccolta dei dati al fine di verificare gli indicatori di processo e di outcome che misurano i risultati ottenuti nella popolazione seguita; consente inoltre di modificare quando necessario il modello e renderlo più funzionale ai bisogni emersi durante lo sviluppo nel tempo dell'iniziativa. L'obesità è un fattore di rischio che costituisce una buona base per introdurre il tema del rischio cardiovascolare, che ormai costituisce la base interdisciplinare per gli interventi di prevenzione primaria e secondaria di tutte le patologie cardiovascolari.