LE ETÀ DELLA VITA
Il corso affronta, dalle due prospettive convergenti dell'antropologia e del teatro, il tema della dialettica tra generazioni, distinguendo, nei due rispettivi moduli, una prima parte (Modulo A) introduttiva all'antropologia della performance e alla performatività delle età e delle identità sociali, ed una seconda parte (Modulo B) in cui, attingendo alla drammaturgia moderna e contemporanea, si esplorerà la messinscena e l'intreccio di amori e conflitti tra le generazioni nel contesto della famiglia.
MODULO A
La messa in scena dell'età
Il modulo A affronta la produzione sociale dell'età e si concentra sulla natura performativa delle identità generazionali, in prospettiva socio-antropologica e storica, per interrogarsi sull'emergere, nell'età contemporanea, di processi di ridefinizione delle classi d'età. Si presterà attenzione alla redistribuzione, tra le generazioni riconosciute e riconoscibili, di ruoli, prerogative, aspettative e rappresentazioni, in un quadro di costante mutamento demografico: segnato da una crescita delle classi d'età avanzata, Queste, in particolare, tematizzate in quanto soggetto sociale, sono definite e sostanziate da modelli di comportamento corrispondenti a veri e propri copioni, necessari per la quotidiana rappresentazione del self generazionale.
MODULO B
La famiglia in scena: amori e conflitti del nostro tempo
Il palcoscenico teatrale ha raccontato innumerevoli storie di famiglia, mettendo in scena amori e conflitti che ieri come oggi uniscono e dividono il microcosmo vivo del nucleo familiare. Il corso mira a cogliere proprio questa dinamica di sintonia e dissonanza, di coesione e dissidio, con un’attenzione alla dialettica tra le generazioni e alla voce dei/delle giovani. La scelta di testi e performance significative (registrate in video) includerà opere famose di Ibsen, Cechov, Pirandello, Brecht, Eduardo, insieme a 'scene di famiglia' di questi nostri anni, come l'Odissea di Perrotta, con protagonista un Telemaco di oggi, e il dramma A Number della scrittrice inglese Caryl Churchill, dove un figlio scopre di essere stato clonato. In tutti, lo scenario familiare non resta chiuso tra le quinte di interni domestici, ma riflette la stasi e i cambiamenti sociali, la crisi dei ruoli fissi di autorità e obbedienza, la messa in atto di spinte di libertà alla ricerca di nuove identità.