In un’ottica di lettura parallela e integrata di architettura e arti figurative, nel corso verranno trattate le maggiori correnti e personalità dell’architettura dalla fine del XIX secolo ad oggi: dalla “crisi” dell’Eclettismo del secondo Ottocento alla ricerca dell’“opera d’arte totale” messa in atto dalla rivoluzionaria sperimentazione dell’Art Nouveau nelle sue molteplici declinazioni locali (dall’Art Nouveau propriamente detto alla Secessione, dal Modernismo al Liberty); dalla straordinaria stagione delle avanguardie (Futurismo, Espressionismo, Costruttivismo, De Stijl, Bauhaus) al progressivo definirsi e affermarsi del Movimento Moderno (Le Corbusier, Gropius, Mies), alle proposte e alle personalità “alternative” (Wright, Scuola di Amsterdam, Art Déco), fino alla stagnante situazione creatasi in Europa all’instaurarsi delle dittature negli anni Trenta, e alla conseguente “esportazione” e diffusione del “modernismo” oltreoceano. Verranno quindi analizzate le correnti che si sono avvicendate nel panorama internazionale a partire dalla crisi irreversibile del Movimento Moderno nell’immediato secondo dopoguerra: dal Neo-brutalismo al Postmoderno, dal Neo-razionalismo all’High-tech, dall’Ecoarchitettura al Decostruttivismo; nonché le opere e le riflessioni teoriche dei maggiori protagonisti degli ultimi cinquanta anni: da Aalto a Stirling, da Venturi a Rossi, da Eisenman a Ando. Teorie e realizzazioni, di segno diverso e spesso opposto, che hanno dato vita ad un panorama complesso e contraddittorio, e che attualmente vive la propria multiformità tra gli estremi di un esibizionismo fine e se stesso e un rinunciatario minimalismo.
In sede seminariale si tratteranno alcune specifiche esperienze artistiche e architettoniche del XX secolo.