Orientato all'applicazione nei settori dei servizi culturali, del turismo, del giornalismo e dell'editoria, così come a rispondere alle richieste dell'industria, dell'impresa, del settore terziario, della mediazione e dell'insegnamento dell'italiano a stranieri, il corso di laurea è stato strutturato in modo da soddisfare tali esigenze. Coerentemente con gli obiettivi formativi qualificanti della classe delle lauree L-11, il Corso di Laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e d'impresa presenta una struttura all'interno della quale il nucleo di tutti gli insegnamenti linguistici (nelle loro articolazioni linguistico-letterarie, e filologiche e culturologiche) si propone di fornire competenze, teorie, modelli interpretativi, metodologie di ricerca e di azione capaci di integrarsi con quelle offerte da altre scienze umane (discipline demoetnoantropologiche, filosofiche, comparatistiche, oltre che di scienze storiche, sociali ed economiche) cointeressate allo studio dei fenomeni linguistici e alla promozione di competenze utili alla realizzazione di interventi scientificamente legittimati in tale ambito. Gli obiettivi sono: 1) favorire la comunicazione tra nazioni, culture ed etnie tramite la formazione di laureati dotati di ottime capacità linguistico-comunicative e di una conoscenza critica della storia e della cultura italiana e delle civiltà europee ed euroamericane; 2) consentire, a chi intenda svolgere professioni che prevedono l'applicazione di competenze linguistiche e glottodidattiche, di disporre di saperi interdisciplinari di carattere generale e di conoscenze settoriali specifiche, relative ai diversi contesti in cui esse vengono esercitate (istituzioni, servizi sociali, ditte, cooperative, imprese, pubblica amministrazione, contesti di natura formale e non formale, contesti di mediazione e di insegnamento della lingua italiana come lingua non materna, ecc.) nonché di padroneggiare un ampio repertorio di strumenti tecnico-operativi necessari per realizzare progetti e interventi in tali ambiti, coerenti con le esigenze riscontrate, stabilire relazioni con il contesto di riferimento, creare sinergie tra le diverse strutture e professionalità coinvolte, attingere alle conoscenze che provengono dal campo dell'esperienza e della ricerca negli ambiti professionali previsti. Al fine di conseguire tali obiettivi, lo studente in Lingue per la comunicazione interculturale e d'impresa è tenuto a: (a) possedere solide e articolate competenze linguistico-pragmatiche in due lingue straniere europee (di cui almeno una è la lingua inglese, considerata come lingua franca), e una eventuale discreta competenza in una terza lingua;
(b) possedere un'ottima conoscenza delle strutture e una parallela competenza negli usi parlati e scritti dell'italiano;
(c) elaborare una articolata visione critica del patrimonio letterario-culturale italiano, europeo ed euroamericano, con particolare ma non esclusivo riferimento alle due lingue straniere scelte;
(d) conoscere la storia, la geografia e la realtà sociale italiana, europea e euroamericana per potersi orientare nel contesto dei rapporti internazionali;
(e) sapere confrontare, con riferimento agli ambiti indicati nei punti (c) e (d), la realtà italiana ed europea con quelle extraeuropee.
Si è data particolare enfasi a competenze nell'area della Linguistica italiana, della Grammatica italiana e della didattica dell'italiano a stranieri per preparare gli studenti a lavorare nell'ambito della mediazione anche nei settori dell'accoglienza e in quello della didattica dell'italiano come lingua non materna. Si è inoltre ritenuto che competenze filologiche e diacroniche forniscano un importante complemento della formazione generale.