Conformemente a quanto previsto dal D.M. 25 novembre 2005, il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza si propone di fornire una preparazione giuridica che comporti:
- l'aver conseguito gli elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo;
- l'acquisizione di approfondite conoscenze storiche, comparatistiche e metodologiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo;
- l'acquisizione della conoscenza degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari, nonché degli strumenti per la loro valutazione;
- l'acquisizione della capacità di produrre testi giuridici chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego;
- l'acquisizione della capacità di predisporre testi giuridici normativi, negoziali e processuali;
- l'acquisizione della piena capacità di analisi e di combinazione delle norme giuridiche nonché la capacità di impostare in forma scritta e orale – con consapevolezza dei loro risvolti tecnico-giuridici, culturali, pratici e di valore – le linee di ragionamento e di argomentazione adeguate per una corretta impostazione di questioni giuridiche generali e speciali, di casi e di fattispecie;
- l'acquisizione in modo approfondito delle capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto;
- l'acquisizione di un'ampia padronanza degli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie conoscenze;
- l'acquisizione della capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre l'italiano, almeno la lingua inglese al livello B2, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
- Gli obiettivi formativi qualificanti trovano riscontro, secondo quanto indicato dai decreti ministeriali, nelle discipline previste per la formazione di base e quella caratterizzante, mentre per gli ambiti di materie affini ed integrative sono previsti insegnamenti a scelta degli studenti, con possibilità di attingerli anche da settori scientifico disciplinari non contemplati dalla tabella ministeriale. In particolare, al fine di raggiungere gli obiettivi indicati, il percorso formativo è così articolato:
- nel primo anno è previsto lo studio delle materie di base. Il curriculum inizia con lo studio della storia del diritto romano (IUS/18), e del diritto medioevale e moderno (IUS/19), proseguendo con la filosofia del diritto (IUS/20), il diritto costituzionale (IUS/08) e le istituzioni di diritto privato (IUS/01). Il percorso è completato dall'acquisizione dell'idoneità della lingua inglese al livello B2.
- Nel secondo anno il completamento della formazione storico-giuridica (IUS/18-19) e costituzionalistica (IUS/11) si accompagna allo studio delle materie caratterizzanti negli ambiti disciplinari economico e pubblicistico (SECS-P/01), comunitaristico (IUS/14) e comparatistico (IUS/02-21), nel quale gli studenti possono optare per il diritto pubblico comparato o per il diritto privato comparato.
- Nel terzo anno sono impartiti gli insegnamenti appartenenti agli ambiti disciplinari penalistico (IUS/17), laburistico (IUS/07) ed internazionalistico (IUS/13).Per la specifica vocazione produttiva territoriale, è stato ritenuto opportuno l'inserimento come insegnamento opzionale del Diritto agrario (IUS/03).
- Il quarto anno è dedicato allo studio del Diritto amministrativo (IUS/10), del Diritto Commerciale (IUS/04), del Diritto Processuale civile (IUS/15), oltre al completamento della formazione filosofico-giuridica, diretta ad obiettivi formativi specifici nel settore IUS /20. Al Al quarto anno, agli studenti è inoltre richiesto di iniziare lo studio e le ricerche bibliografiche necessarie per l'elaborazione della tesi, svolgendo un'attività di ricerca sottoposta a certificazione da parte del Comitato per la didattica.
- L'ultimo anno è riservato all'approfondimento del Diritto Amministrativo (IUS/10), del Diritto privato (Diritto Civile IUS/01) ed allo studio del Diritto processuale penale (IUS/16). E' previsto inoltre lo studio del Diritto Tributario a completamento della formazione nell'ambito disciplinare economico e pubblicistico (IUS/12).
I laureati magistrali in giurisprudenza oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.