Il corso di laurea Magistrale in Public and Cultural Diplomacy ha l'obiettivo di sviluppare conoscenze e professionalità della cooperazione internazionale, tipiche della classe di laurea magistrale LM-81, approfondendo l'ambito della nuova diplomazia pubblica e culturale.
Si tratta di un ambito in rapida espansione, che interessa un numero crescente di professionalità, non solo nel contesto delle istituzioni politiche e delle amministrazioni pubbliche, ma sempre più tra soggetti della governance globale: organizzazioni non governative, nuovi media, gruppi di interesse soggetti associativi e terzo settore.
Rispetto a questo panorama, il corso di laurea magistrale in Public and Cultural Diplomacy sviluppa due specifiche dimensioni: le pratiche di diplomazia pubblica e culturale nelle relazioni internazionali e l'approccio internazionale nella progettazione di politiche e istituzioni tese alla conservazione, alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali.
La laurea magistrale in Public and Cultural Diplomacy si propone di fornire:
- al primo anno, conoscenze avanzate nel campo degli studi socio-politologici, con specifico riferimento alla politica comparata extra-europea e alle relazioni internazionali. In tal senso, tra le discipline caratterizzanti del corso, sono previsti insegnamenti inerenti al SSD SPS/04 (scienza politica) per garantire la presentazione dei temi e degli approcci cruciali per lo studio della diplomazia pubblica e culturale dei sistemi politici extra-europei. Altri insegnamenti sono rivolti ad una formazione sullo studio della sostenibilità socio-economica e dei diritti umani in aree diverse del globo e a tal fine sono proposti corsi nei settori SSD IUS/13 (diritto internazionale), M-GGR/01 (geografia), L-ANT/08 (Archeologia cristiana e medievale), M-DEA/01 (Discipline demoetnoantropologiche), SPS/03 (storia delle istituzioni politiche) e SECS-P/02 (politica economica). Inoltre al fine di sviluppare conoscenze significativamente diverse all'interno del corso è presente la scelta di un insegnamento relativo ad una lingua e alle culture rilevanti nelle aree del mondo in cui i laureati magistrali potranno operare (L-OR/12 Lingua e letteratura araba; L-OR/21 Lingue e letterature della Cina e dell'Asia sud-orientale).
- al secondo anno, conoscenze adeguate e applicate sulla lettura del mondo contemporaneo attraverso le lenti delle discipline storiche, sociali, socio-linguistiche e giuridiche con specifico riferimento alla comprensione delle interazioni tra occidente e altre aree del mondo, al ruolo delle organizzazioni internazionali e ai media. A tal fine il corso si articola in insegnamenti dei SSD M-STO/04 (storia contemporanea); in discipline umanistiche e classiche che sviluppano le competenze dell'operatore della diplomazia culturale appartenenti ai SSD M-STO/09 (Paleografia), L-ANT/01 (Preistoria e protostoria), L-ANT/09 (Topografia antica) , IUS/11 (diritto ecclestiastico e canonico). Inoltre le attività formative proprie di un profilo tagliato sulle figure della diplomazia pubblica prevedono anche corsi avanzati in ambiti di scienze sociali e della comunicazione: SPS/08 (sociologia dei processi culturali e comunicativi); SPS/06 (storia delle relazioni internazionali), linguistica (L-FIL-LET/12).
Tutti gli insegnamenti enfatizzano la dimensione inter-disciplinare del corso di studi e inter-culturale degli ambiti sostantivi di studio. Lo svolgimento di tutte le attività in lingua inglese favorisce una pratica immediata di confronto interculturale, ed elimina gli ostacoli linguistici per i laureati magistrali destinati ad operare in ambito internazionale o comunque a stretto contatto con istituzioni e attori di culture diverse.
La robusta strumentazione in vari settori delle scienze sociali, storiche, giuridiche e umanistiche viene legata dal comune denominatore dell'approfondimento dei contesti istituzionali e culturali che caratterizzano realtà politiche e sociali in mutamento: il Mediterraneo e il Medio oriente, ma anche Cina, Estremo oriente, Africa e America Latina. Le competenze metodologiche convergono su oggetti di studio e fenomeni rilevanti per la preparazione di ogni studente (globalizzazione, contesti multi-culturali, politica internazionale, diritti umani, aree di crisi, pluralismo culturale, uso del soft-power nel dialogo tra governi e altri attori della governance internazionale).
Le competenze acquisite intercettano gli obiettivi (di governi ed organizzazioni) di sviluppo socio-culturale sostenibile, attraverso la diffusione di buone pratiche amministrative, pratica del conflict resolution, ri-organizzazione della società civile in aree di crisi.