Il corso di laurea intende formare laureati con rilevanti competenze storico-culturali, cui concorrono le attività formative di base, che costituiscono una cospicua componente del percorso formativo (soprattutto del primo e del secondo anno di corso): le discipline storiche (L-ANT/02, L-ANT/03, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04), la lingua e la letteratura latina (L-FIL-LET/04) e la filologia classica (L-FIL-LET/05), la letteratura italiana (L-FIL-LET/10), la geografia (M-GGR/01) e le discipline demoentroantropologiche (M-DEA/01).
Accanto alle attività che costituiscono l’asse formativo comune e di base, il corso di laurea prevede, sin dal primo anno, una formazione caratterizzante e più specifica. In particolare, l’offerta formativa caratterizzante comprende insegnamenti a carattere storico, critico e metodologico che, scegliendo fra l’ambito archeologico, storico-archivistico-paleografico, storico-artistico e dello spettacolo, gli studenti declinano in modo differenziato dal punto di vista disciplinare. Gli obiettivi formativi prevedono, per l’ambito archeologico, l’acquisizione dei fondamenti e delle metodologie della disciplina (scavo, rilievo, documentazione di contesti, L-ANT/10), oltre che, per l’epoca preistorica, etrusca, greca, romana, tardo-antica e medievale, l’analisi e interpretazione della cultura materiale e figurativa, nonché delle architetture, gli insediamenti, i paesaggi, le produzioni che caratterizzano le società e le economie dell’Europa e del Mediterraneo (L-ANT/01, L-ANT/06, L-ANT/07, L-ANT/08); per l’ambito storico-documentario la preparazione, metodologica e critica, negli ambiti disciplinari della storia antica, medievale, moderna e contemporanea (L-ANT/02, L-ANT/03, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04) e della geografia (M-GGR/01), con un approfondimento rivolto all’analisi e interpretazione delle fonti scritte librarie e documentarie dall’antichità all’età contemporanea, considerate sia negli aspetti tecnici e materiali, sia in riferimento alla loro formazione e tradizione, attraverso l’approccio specifico della paleografia, della codicologia e dell’archivistica (M-STO/08, M-STO/09); per l’ambito storico-artistico, la preparazione negli ambiti disciplinari della storia dell'arte medioevale, moderna e contemporanea (L-ART/01, L-ART/02, L-ART/03), così come nel settore dell'iconografia e dell'iconologia, delle arti minori e della storia dell'architettura (ICAR/18), quindi della tutela e della conservazione del patrimonio artistico, con riferimento ad aspetti di storia, teoria e pratica del restauro e alla loro concreta verifica in sede laboratoriale (L-ART/04) , in una forte e coesa visione d’insieme, fra i vari ambiti disciplinari, di rigorosa impronta filologica, sia sulle opere d’arte e d’architettura nei loro contesti di produzione e ricezione (dalla bottega e dall’atelier d’artista al collezionismo privato, dall’edificio religioso allo spazio pubblico e al museo) e quindi sulla loro documentazione e analisi in sede storico-critica (dalla letteratura artistica alla storiografia, alla critica militante); per il curriculum dello spettacolo, la preparazione negli ambiti disciplinari della storia del teatro, dello spettacolo e della recitazione (L-ART/05), della storia, della teoria, della critica del cinema e del linguaggio cinematografico e degli audiovisivi (L-ART/06), del linguaggio musicale e della storia della musica (L-ART/07), in una prospettiva comune ai tre ambiti che prevede la rigorosa coniugazione della disamina storica e critica del fatto teatrale, cinematografico e musicale, e delle pratiche discorsive ad essi relative, a un multiplanare approccio teorico e analitico, con particolare riguardo per l'analisi tecnica, formale, espressiva, compositiva del testo teatrale, cinematografico e musicale.
Un’attività caratterizzante comune a tutti è la legislazione dei beni culturali (IUS/10).
La formazione specifica degli studenti può essere incrementata con le scelte fatte nell'ambito delle attività affini e integrative, mirate alla creazione di ulteriori conoscenze e competenze nel campo della tutela, della valorizzazione, della gestione e della fruizione dei beni culturali. Anche gli insegnamenti affini possono variare a seconda dei curricula e comprendono ad esempio le aree delle metodologie archeologiche (L-ANT/10), degli sviluppi tecnologici e dei metodi scientifici (GEO/09), alcune discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01).
Gli insegnamenti storici, critici e metodologici caratterizzanti sono articolati nei tre anni secondo gradi di progressivo approfondimento. Completano il profilo formativo degli studenti del corso di laurea l'acquisizione di conoscenze linguistiche (Lingua inglese, livello B1) e di abilità informatiche (Informatica applicata), nonché la possibilità di intraprendere stage e tirocini presso istituzioni pubbliche e private attive nei diversi settori del patrimonio culturale. Gli studenti possono contare su una serie di convenzioni con diverse istituzioni che operano, oltre che a Siena e in Toscana, anche sul territorio nazionale, stipulate a questo specifico scopo dall'Università di Siena. Recenti accordi permetteranno agli studenti di fare esperienza formativa anche presso musei stranieri, nell'ambito del progetto Erasmus Placement. È intenzione del corso di laurea potenziare tali accordi, in modo da incentivare la mobilità internazionale degli studenti.