Il corso di studi si propone di formare laureati magistrali che:
a) siano in possesso di avanzate, approfondite ed aggiornate conoscenze generali sulle discipline demoetnoantropologiche e sul dibattito internazionale relativo alle pratiche della rappresentazione culturale, con particolare riferimento alle discipline dello spettacolo, al multiculturalismo ed alle sue connessione con i linguaggi performativi e visuali;
b) siano in possesso di conoscenze e competenze di carattere metodologico, tali da permettere loro la progettazione e la realizzazione di ricerche antropologiche sulle dinamiche sociali e socio-culturali, sulle rappresentazioni culturali, visive, audiovisive e della performance; di proporsi con competenza sul mercato del lavoro interessato a questi ambiti, fino alla sperimentazione di tecnologie cognitive e della comunicazione;
c) abbiano acquisito consapevolezza sulle tematiche specifiche delle strutture sociali, delle dinamiche culturali, dei linguaggi espressivi e delle forme di comunicazione artistica, dei processi di costruzione identitaria e dei processi di patrimonializzazione, della circolarità dello scambio tra sistemi culturali differenti, della pluralità di percorsi di autorappresentazione e di definizione del sé, in un contesto di globalizzazione e di riscoperta delle identità locali e dei patrimoni culturali globali.
d) siano in possesso di una buona conoscenza orale e scritta di almeno una lingua europea.
Il percorso formativo prevede un primo anno destinato all'acquisizione di parte degli strumenti conoscitivi caratterizzanti, sia disciplinari (12 cfu sui 24 previsti di M-DEA/01) che interdisciplinari (SPS/08, M-STO/04, M-FIL/05) e l'avvio dell'acquisizione degli strumenti critici e metodologici caratterizzanti il profilo professionalizzante perseguito dallo studente, (attingendo anche ai settori indicati come Affini) secondo un approfondimento differenziato e personalizzato nei limiti consentiti dalla norma, che continua nel secondo anno e si perfeziona nell'esperienza di ricerca etnografica diretta alla tesi di laurea.
Lungo il percorso biennale è data agli studenti la facoltà di acquisire competenze che possano essere di utilità per eventuali percorsi di specializzazione nell'insegnamento. Il processo formativo si avvarrà anche dell'apporto del tutorato studenti, della disponibilità di laboratori per la sperimentazione di pratiche documentarie ed analitiche, e incentiverà in tutte le forme possibili l'esperienza della pratica di ricerca, dall'etnografia alla documentazione delle pratiche artistiche e delle rappresentazioni culturali.
A coronamento di un tale percorso viene dato particolare rilievo all'elaborazione conclusiva della tesi, fondata su esperienze di ricerca o applicazioni sperimentali promosse dai docenti di riferimento in stretta connessione con le domande che emergono dalle istituzioni, dal territorio, e in altri ambiti di interesse etnografico includendo gli incroci in vivo con le pratiche artistiche e performative più riflessive, in grado di certificare l'avvenuta acquisizione di metodi, linguaggi e autonomia critica scientificamente testata.
Alla fine del percorso di studio si prevede che i laureati magistrali, in relazione alle opzioni esercitate, abbiano acquisito:
I) conoscenze su specifici temi, quali i movimenti migratori, le relazioni di genere, le forme di famiglia, le strategie dell'agire economico e del confronto politico, i sistemi religiosi e simbolici, le dinamiche di produzione dei patrimoni culturali, le performances artistiche e comunicative.
II) i fondamenti teorici dell'antropologia, declinata nelle sue varie competenze di base, ma soprattutto aperta alla sperimentazione ed all'innovazione per quanto concerne temi, linguaggi, metodi di indagine e di condivisione e comunicazione delle acquisizioni.
III) la capacità di adattare le conoscenze ad almeno un ambito regionale, che può essere definito a varie scale di grandezza, e collocato nella tradizione delle etnografie regionali di taglio classico, inclusa l'etnologia europea e l'area culturale euro-occidentale nel suo complesso.
IV) l'attitudine a interagire attivamente con altre discipline quali la demografia, la sociologia dei processi culturali e comunicativi, la semiotica della cultura, nonché le teorie e le pratiche della creazione e della produzione artistica, mediatica e spettacolare.
Sarà inoltre possibile strutturare organicamente un percorso che garantisca:
V) capacità di utilizzare gli strumenti dell'antropologia, della semiotica e della sociologia per descrivere i rapporti intercorrenti fra pratiche espressive e identità culturali, insieme a solide conoscenze di teoria e storia dell'immagine, della rappresentazione visiva e dello spettacolo e delle metodologie di analisi quali antropologia, semiotica e sociologia;
VI) abilità critiche e interpretative di tipo drammaturgico, sociologico ed estetico relativamente al cinema, al teatro e alla musica e alla sperimentazione dei linguaggi artistici in generale, una conoscenza articolata dei diversi media che caratterizzano la comunicazione nel mondo contemporaneo;
VII) capacità di riconoscere e interpretare i linguaggi espressivi che caratterizzano la produzione culturale con particolare attenzione agli ambiti della rappresentazione visiva ed alla performance;
VIII) capacità organizzative, critiche e ideative di eventi e prodotti culturali e dello spettacolo.