I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42, e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici.
Svolgono tutte le loro attività in attuazione del profilo professionale, descritto nel D.M. n° 744 del 1994.
Gli operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale svolgono, con autonomia professionale, tutte le procedure necessarie alla esecuzione sulla persona attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità.
Le professioni comprese in tale classe consentono, nel loro insieme, di contribuire ad un percorso diagnostico ed assistenziale che identifichi con opportune tecniche i segni caratteristici dello stato di malattia in numerosi ambiti (sistema osseo, organi di senso, apparati funzionali), partecipi alla formulazione di una terapia ed al suo controllo nel tempo, fornendo al medico una serie di strumenti che gli consentano di formulare la diagnosi e di prescrivere l'opportuna terapia, provveda al doveroso supporto assistenziale durante il periodo di malattia, ed abbia anche valenza di prevenzione, volta al contesto sociale.
I Laureati nel CdL in Dietistica sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, art. 3. comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-assistenziale ed in questo contesto occupano una posizione insostituibile nel garantire lo stato di benessere degli individui ed una buona qualità della vita, in quanto:
- Collabora al recupero della salute, fornendo l'adeguato supporto nutrizionale alla terapia sia internistica che chirurgica;
- Contribuisce a mantenere lo stato di salute nel soggetto sano, attraverso l'indicazione di un corretto stile alimentare;
- Interviene nella prevenzione, suggerendo "le buone pratiche" della nutrizione.
Dovranno quindi possedere:
- una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli consenta di sviluppare una professionalità operativa;
- possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività nel campo della nutrizione per la produzione di beni e di servizi attraverso la modificazione degli alimenti e della elaborazione di schemi dietetici e diete personalizzate;
- possedere le metodiche disciplinari e essere in grado di applicarle in situazioni concrete con appropriata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche;
- saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, l'inglese, od almeno un' altra lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione;
- essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici;
- essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia attività esecutive e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
Gli obiettivi primari di questo corso di laurea, che prevede 180 CFU complessivi, articolati su tre anni di corso, di cui 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio), tendono alla formazione dei laureati dietisti, abilitati all'esercizio della professione di Dietista e sono realizzati attraverso un apprendimento teorico e teorico/pratico, rivolto alla specificità della professione, delle discipline di base: FIS/07, ING-INF/07, MED/03, MED/04, MED/09, MED/07, BIO/09, BIO/10, BIO/13, BIO/16, BIO/17, quali fisica, biologia, chimica, biochimica, anatomia, istologia, fisiologia, patologia generale, microbiologia, psicologia ed in seguito attraverso l'apprendimento di discipline più strettamente caratterizzanti, quali la biochimica del metabolismo, la genetica medica, la microbiologia clinica ed infine l'alimentazione in ambiti clinico-specialistici, individuati per gruppi di soggetti e di patologie: AGR/15, BIO/14, CHIM/10, MED/06, MED/08, MED/11, MED/12, MED/13, MED/14, MED/16, MED/25, MED/26, MED/36, MED/38, MED/39, MED/40, SECS-P/13, e affini: BIO/15. Ad ognuna di queste discipline corrisponde almeno un modulo riguardante i relativi argomenti, raccolti in insegnamenti specifici per argomento, così da facilitare l'acquisizione di conoscenze essenziali per la professione e favorire il tirocinio nei corrispondenti settori.
In particolare, uno spazio apprezzabile è riservato alla preparazione statistico-informatica degli studenti tramite moduli di base di statistica (MED/01) e di informatica (ING-INF/06) e successivi insegnamenti specifici di statistica applicata alla ricerca sperimentale e tecnologica (SECS-S/02) e lo svolgimento di attività di laboratorio di statistica e di informatica, in modo da far loro acquisire la capacità di gestire i dati relativi ai vari aspetti dell'alimentazione (produzione, disponibilità, elaborazione di diete) e di usufruire di tali risultati, valutandone l'utilizzabilità nei confronti delle situazioni nutrizionali, normali e/o in ambito clinico, e della ricerca.
Sono inoltre forniti i mezzi teorici e pratici per un adeguato ed autonomo aggiornamento tecnico-scientifico futuro (MED/49).
La formazione culturale è arricchita da insegnamenti di scienze umane e psicopedagogiche e sociologiche: M-PSI/01, M-PED/01, M-DEA/01, MED/02 e SPS/07, al fine di garantire l'acquisizione di competenze comportamentali e relazionali necessarie per muoversi in un ambiente di lavoro complesso; di conoscere la distribuzione delle patologie comunque legate ad un non corretto rapporto con il cibo, tenendo conto, nei confronti degli utenti/pazienti, delle motivazioni psicologiche legate al cibo, che danno origine a gravi patologie quali quelle dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
Particolare attenzione è rivolta alle Scienze della Prevenzione e dei servizi sanitari (BIO/12, MED/42, MED/43, MED/44, MED/49) ed anche al Primo Soccorso (MED/09, MED/18, MED/41).
Le Scienze del Management Sanitario (IUS/07, IUS/09, SECS-P/07, SECS-P/10) sono sviluppate in particolare riguardo al diritto pubblico e del lavoro, nonché all'economia e all'organizzazione aziendale, per la comprensione di base dei meccanismi gestionali delle aziende sanitarie e nella prospettiva di un approfondimento nei corsi di laurea specialistica.
Agli studenti è fornito un corso di lingua inglese (Medical English) rivolto anche alla comprensione della letteratura scientifica, con la possibilità, fornita dai servizi linguistici di Ateneo, di acquisire certificazioni quali PET e/o FCE.
Al tirocinio (60 CFU), che è parte fondamentale del C.d.L. per far acquisire agli studenti le abilità necessarie alla pratica di dietista, sarà rivolta una particolare attenzione sia per quanto riguarda la scelta delle sedi, che la tempistica di attuazione rispetto all'avanzamento del corso di studi.
Gli insegnamenti sono articolati in moduli e sono svolti con lezioni frontali, esercitazioni in aula o nei "laboratori" specifici per il CdL.
I risultati di apprendimento degli insegnamenti di laboratorio, di inglese e di alcuni tirocini, daranno luogo ad una idoneità.
Lo studente avrà la disponibilità di 5 CFU finalizzati alla preparazione della prova finale del Corso presso strutture deputate alla formazione; tale attività, definita "internato di laurea", potrà essere svolta anche in strutture non universitarie, quali quelle ospedaliere o pubbliche e/o private accreditate, previa autorizzazione da parte del Comitato per la Didattica.