L'Ateneo nel progetto del governo brasiliano Scienza senza Frontiere (CSF)

Lunedì, 29 Aprile, 2013 - 18:45
L'Ateneo inserito nel partenariato del programma brasiliano

 

 

Il Progetto Scienza senza Frontiere CSF arriva in Ateneo

 

L'Università di Siena entra a far parte della rete italiana degli Atenei di Ciencia Sem Fronteiras (CSF), il progetto speciale del Governo brasiliano che mira a favorire la mobilità internazionale di studenti, studiosi e ricercatori brasiliani verso le università e i centri di ricerca di alta qualificazione nel mondo.

Il progetto prevede anche l'ospitalità, in Brasile, per giovani ricercatori e scienziati affermati a livello internazionale facenti parte delle istituzioni aderenti.

 

Il programma di borse di studio messe a disposizione dal Governo del Brasile assicurerà lo sviluppo di nuovi legami e progetti e sarà la base per future collaborazioni internazionali, principalmente nei settori dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico e industriale: scienze naturali e scienze della vita, ingegneria, tecnologie dell'informazione e comunicazione, ma anche nei settori della creatività e della sostenibilità.CSF web site image

 

L'Ateneo entra a far parte del partenariato, accanto a istituzioni universitarie italiane ed enti che già dal 2011 fanno parte del network, in quanto riconosciuta eleggibile dal Governo brasiliano per la qualità della ricerca e della didattica nelle aree disciplinari ritenute di interesse per il programma stesso.

 

Tale risultato, possibile grazie al prestigio internazionale costruito negli anni dall'Ateneo,  è da ritenersi in linea con gli obiettivi strategici nell'ambito dell'internazionalizzazione portati avanti anche nell'attuale mandato rettorale.

 

Partenariato italiano

 

In Italia fanno adesso parte del progetto Ciencias sem Fronteiras, oltre l'Università di Siena, anche gli atenei di Bologna, Firenze, Milano, Padova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, i Politecnici di MIlano e Torino, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Telecom Italia e Biogem.

Dal 2013 sono entrati nel partenariato anche le università di Camerino, Modena e Reggio Emilia, Cà Foscari Venezia e l'INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.